Smettere di fumare, la difficoltà potrebbe dipendere anche da un fattore genetico


Mancanza di pazienza e di forza di volontà, ma anche DNA. Perché pare che le difficoltà nel dire addio alle sigarette possano dipendere anche da un fattore genetico. Lo sostiene un recente studio pubblicato sulla nota rivista di settore Current Biology, secondo cui i meccanismi di dipendenza e la sensibilità alla nicotina potrebbero dipendere appunto dal DNA. Vediamo dunque di approfondire questo interessante studio, e di capire quali sono i metodi migliori per dire addio alla nicotina.

Smettere di fumare dipende dal DNA

La nicotina è una sostanza psicoattiva che genera dipendenza, secondo un meccanismo ben preciso e noto alla scienza: la sua assunzione attiva dei recettori nel cervello che, a loro volta, stimolano la produzione di dopamina e di piacere. E quando questo effetto termina o si affievolisce, ecco che il fumatore torna alla ricerca della sigaretta, per poter godere nuovamente di quelle sensazioni. La dipendenza in certe persone può farsi molto più forte, per via di una mutazione del gene CHRNA5: lo studio dell’Institut Pasteur ha dimostrato che questa mutazione, nei ratti, porta ad un consumo e ad una ricerca maggiori di nicotina. Considerando che il 35% della popolazione europea possiede questa variante nel DNA, ecco che in questo modo si potrebbe forse spiegare la difficoltà nel dire addio alle sigarette di molte persone. Soprattutto per quanto riguarda la resistenza alla tentazione, e dunque il numero più ampio di ricadute.

Come dire addio alla nicotina

Ok, ma come fare se si vuole provare a smettere di assumere questa sostanza? Sicuramente un modo è rappresentato dalla e-cig, dato che in commercio si trovano anche dei liquidi per sigarette elettroniche senza nicotina. La e-cig, in questo modo, diventa un ottimo alleato per diminuirne gradualmente i livelli, il tutto senza rinunciare ad un gesto che (a sua volta) fa parte della dipendenza. Dalla tecnologia alle tradizioni: un secondo metodo per smettere di fumare è affidarsi alla lettura dei libri su questo tema. Può essere utile scoprire i percorsi di chi è riuscito a dire addio alle sigarette, e ha scelto di condividere le proprie esperienze, regalando ottimi consigli testati in prima persona. C’è anche un terzo sistema per smettere con il fumo, e si tratta dello sport e dell’attività fisica. Questa aiuta a migliorare le capacità dei polmoni e a rilassare mente e corpo, sostituendo il bisogno di assumere nicotina: la soddisfazione, infatti, viene data dalle endorfine. Infine, si consiglia di curare la propria alimentazione e di rivolgersi in caso ai centri antifumo: qui ci si potrà affidare agli esperti che, tramite terapie sostitutive e trattamenti psicologici, possono dare un prezioso supporto.
Concludendo, anche se in certi casi la genetica può mettere i bastoni fra le ruote, tutti possono smettere di fumare. Anche grazie ai metodi citati in precedenza.

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