Pillon: “credo che l’allenatore debba trasmettere alla squadra le proprie idee il proprio modo di fare”.Intervista Esclusiva a Cura di Salvatore Ciotta:
Abbiamo raggiunto telefonicamente mister Pillon al fine di porgli alcune domande su Alessandria e Pisa, club che ha allenato negli anni scorsi, e su quali sono le favorite per la promozione nel Girone A della Serie C.
Di seguito la nostra intervista:
Le manca allenare, e cosa le manca di più del quotidiano da allenatore?
Beh è chiaro che è il mio lavoro e la mia passione, mi manca il lavoro quotidiano sul campo il rapporto con i giocatori, il pre partita, come si prepara la partita, è chiaro che bisogna accettare queste situazioni. D’altronde è una scelta anche mia di trovare la soluzione giusta e di non andare allo sbaraglio.
Ultimamente è stato contattato da qualche club?
C’è stato un contatto con la Reggiana che non è andato a buon fine, c’erano dei problemi con la società, si va avanti senza nessun problema.
Ha rimpianti della sua ultima esperienza ad Alessandria?
Rimpianti ne ho perchè quando si perde una finale dopo aver fatto bene tutto il percorso, abbiamo sbagliato l’ultima partita e siamo arrivati scarichi mentalmente. Abbiamo perso la finale che ci è costata la Serie B.
Come è possibile perdere un campionato due volte nella stessa stagione, prima facendosi rimontare dalla Cremonese e poi perdendo la finale contro il Parma?
E’ una grossa delusione per società e giocatori aver perso, anche se io sono arrivato alla fine ho cercato di dare il meglio di me stesso, abbiamo raggiunto comunque l’obiettivo della finale anche se è stata persa.
Una incredibile coincidenza vuole che quando subentra a Braglia la stagione è andata male. Crede in queste coincidenze?
Non ci penso assolutamente, a Pisa ho deciso io di non continuare il rapporto, sono stato sette giorni ho un buon ricordo della tifoseria, ma c’erano delle cose che non mi sono piaciute, quando non sto bene in una piazza vado via, Non avevo assolutamente problemi con la tifoseria, ma con la società. Ad Alessandria ho fatto bene il mio lavoro, a livello mentale la squadra aveva dei problemi, abbiamo lavorato bene, purtroppo abbiamo sbagliato la finale.
Qual’è la sua favorita per la promozione nel Girone A?
Io credo che tra Siena, Livorno, Pisa ed Alessandria anche se è in ritardo si giocheranno il campionato. La serie C è un campionato molto difficile e duro, questo si potrà vedere meglio verso Aprile ritengo che queste quattro squadre abbiano il potenziale per far bene.
Alessandria e Pisa hanno un attacco che stenta a segnare, da una parte c’è Gonzalez, dall’altra Masucci ed Eusepi, come può sbloccarsi mentalmente un attaccante?
Io credo che bisogna vivere il quotidiano, io posso parlare per Gonzalez che conosco molto bene, quando è messo nelle condizioni giuste è un attaccante che fa la differenza in questa categoria, probabilmente risente mentalmente di quello che è successo. Io non ho visto giocare questa stagione ne Pisa ne Alessandria, posso dire che potenzialmente i due attacchi possono fare grandi cose.
Un suo pensiero su Stellini e Gautieri i tecnici di Alessandria e Pisa.
Gautieri è una garanzia per quello che ha dimostrato nel tempo, una garanzia per il Pisa. Stellini deve ancora dimostrare il suo valore, è in una piazza importante anche se è già stato il secondo di Conte ed ha allenato la Primavera del Genoa. Sta a lui dimostrare il suo valore attraverso i risultati ed il lavoro.
Stellini ha nel suo staff un tattico. Come giudica questa nuova professione?
La tattica l’ho sempre creata io, credo che l’allenatore debba trasmettere alla squadra le proprie idee il proprio modo di fare, ma sopratutto dimostrare le proprie certezze attraverso il lavoro.