24 ore dopo la vittoria dell’Inter contro la Sampdoria, il Napoli si riprende la vetta della Classifica battendo il Genoa con lo stesso risultato di San Siro, due a tre con la squadra di Sarri che domina la partita ma nel finale soffre contro un Genoa tutto sommato arrendevole ma svegliatosi nel finale.
Il gemellaggio fra le due squadre è forte e, almeno da questo punto di vista, non c’è tensione sugli spalti. Ad inizio partito, come già previsto dalla lega, c’è stata la lettura di un brano del “Diaro di Anna Frank” dopo i brutti fatti della tifoseria della Lazio.
Tornando alla partita, il Genoa schiera subito Taraabt, mentre Sarri fa riposare Albiol schierando Chiriches e Zielinski prende il posto di Allan (anche se ormai i tre di centrocampo ruotano sempre). L’inizio è da incubo perché Taraabt, dopo tre minuti di gioco, complice l’errato fuorigioco di Hysai, fa partire un destro che prende il palo interno e poi si mette sul tabellino dei marcatori.
Dopo un’iniziale sbandamento, il Napoli decide di giocare sul serio e, dopo un bel tiro a giro di Insigne bloccato da Perin, al 14′ minuto con una perla da calcio di punizione, Mertens pareggia il conto. Da questo momento il Genoa praticamente sparisce dal campo lasciando campo libero agli avversari e la difesa dei liguri è costretta a fare gli straordinari e lo stesso Taraabt deve improvvisarsi difensore per bloccare sul nascere le azioni della squadra. Alla mezz’ora Diawara, dopo il rigore trasformato contro il City, pesca perfettamente il folletto belga che, nell’arco do 0,68 secondi, controlla di destro e di sinistro mette il pallone sotto la traversa.
Il Genoa a questo punto rischia il crollo definitivo. Tre minuti dopo la doppietta di Mertens, Zielinski, dopo un miracolo di Zukanovic su Hamsik, fa la barba al palo. Poi il Napoli addormenta la partita e va a riposo coi tre punti e, cosa più importante, con in vetta al campionato.
Nella ripresa il copione non cambia. Hamsik manda alto sulla traversa un assist di Insigne e Rossettini toglie il pallone del 3 a 1 dai piedi di Mertens. Al 60′ un Mertens veramente scatenato mette al centro per Callejon, Zukanovic intercetta ma batte Perrin per il terzo gol dei partenopei. Juric, per cercare di limitare i danni, inserisce Omeonga e Lapadula per Galabinov e Veloso, mentre Sarri inserisce Rog al posto di Callejon per coprirsi. Ma a questo punto succede l’impensabile: punizione del Genoa, Rog anticipa Lapadula ma indirizza verso la propria porta, Reina compie un miracolo, ma il pallone schizza verso Rigoni che mette in mezzo e Izzo, napolenato di Scampia, riapre la partita.
Il gol risveglia la squadra di Juric e serve una magistrale chiusura difensiva di Koulibaly per togliere dai piedi di Lapadula il gol del pareggio. Hamsik esce per far posto ad Allan mentre Pandev, subentrato a Bertolacci, cerca di portare la sua squadra al pareggio. Ma il Napoli, anche soffrendo, è pericoloso. Allan recupera un pallone, Rog serve Hysai e Perin tiene in piedi il genoa con una bellissima parata.
Sarri toglie Insigne e fa esordire Giaccherini il quale, anche senza tirare in porta, si dimostra all’altezza. Dei suoi quattro minuti in campo, passa due minuti col pallone sulla linea di fondo del Genoa guadagnando un fallo, due rimesse laterali e un calcio d’angolo. Così il napoli porta a casa la vittoria, tre punti e, cosa più importante, il primo posto in classifica.
Così la squadra di Sarri torna in vetta e costringe Inter, Juventus e Lazio ad inseguire ancora.