A Brescia per ricominciare, domani alle 15 al Rigamonti la sfida con la squadra dell’ex Presidente Cellino.
Le rondinelle (14 punti) , assieme a Spal (12 punti) e Genoa (14 punti) , chiudono la classifica e rischiano seriamente la retrocessione ad una sola stagione dalla risalita nella massima serie.
Dall’altra parte un Cagliari non certo al massimo dello splendore e reduce da ben cinque (5) sconfitte consecutive, l’ultima figuraccia martedì sera a San Siro contro l’Inter in Coppa Italia, 4 a 1 per i nerazzurri.
Contro la squadra di Corini, che a prescindere rischia (ancora) di essere cacciato, e magari richiamato dal vulcanico Presidente Massimo C., non nuovo a queste isterie presidenziali, la squadra di Maran (non) potrà ancora presentare tra gli undici titolari quello che sulla carta sarebbe il suo capitano, ossia Luca Ceppitelli.
Il giocatore Umbro è ancora attanagliato dalla fascite plantare che lo tormenta oramai da due mesi e sembra non voglia più abbandonarlo.
Non è l’unico giocatore fuori rosa a causa di problemi fisici, assieme a lui, oltre a Pavoletti e Cragno, ci sono i Cacciatore, Mattiello (in odore di cessione in questo mercato invernale) e Ragatzu.
All’andata i lombardi si erano imposti 1 a 0 grazie al discutibile calcio di rigore realizzato al 54esimo da Donnarumma per il fallo, se così possiamo dire, di Cerri che, saltando in alto e girato, nella ricaduta colpiva la palla con un braccio.
Ridicolo e assurdo, ma Abbastista di Molfetta non faceva altro che ottemperare al regolamento del giuoco del calcio, ogni anno rinnovato dai cervellotici burocrati che probabilmente mai hanno visto da vicino un campo di calcio se non dai loro comodi salotti.
Brescia (4-3-1-2): Joronen; Sabelli, Cistana, Chancellor, Mateju; Ndoj, Tonali, Romulo; Spalek; Torregrossa, Balotelli. All. Corini
Cagliari (4-3-1-2): Olsen; Faragò, Pisacane, Klavan, Pellegrini; Nandez, Cigarini, Rog; Nainggolan, Joao Pedro; Simeone. All Maran
ARBITRI : GIUA, PASSERI e CALIARI, IV uomo BARONI, al VAR BANTI e al AVAR MONDIN
Siamo messi bene, quando il sardo di Olbia Giua vede i rossoblu non capisce niente, come volesse dimostrare ai suoi capi di non essere parziale per la squadra della sua regione.
Era solo quarto uomo, ma fece razzismo al contrario eccedendo nella severità e nell’intestardissi contro il Cagliari.
Sebbene da primo arbitro abbia solamente il precedente di Coppa Italia con il Chievo del 18 agosto scorso, 2 a 1 per i rossoblu, che sia la volta buona, imparziale per ambedue le compagini?
Chissà…….