Adrano , onore e rispetto, la situazione
Come si appprende dalle pagine ufficiali della societa’, ecco la situazione in casa Adrano:
“Orgogliosi di voi”: recita così l’urlo di incitamento degli ultras nei confronti dei giovani juniores adraniti, scesi questo pomeriggio in campo per onorare la maglia della propria città contro il Biancavilla. Ed è proprio di onore, più che di gesta sportive, che si deve parlare oggi! Onore agli ultras, che hanno finanziato la trasferta, onore soprattutto ai ragazzi a cui deve andare il più sentito ringraziamento: Petronio, Travagliante, Falsaperna, Cottone, Di Primo, Tomaselli, Stimoli, Ciraudo, Anzalone, Ricca, Massara, Garofalo, Petronio. A far da contraltare, come recita lo striscione esposto dagli ultras: “Politici adraniti quaquaraquà”, le vaneggianti parole di una classe politica adranita brava a parole, ma poco concreta. Si parla di orgoglio, di rinascita, di amore per la città ma sono i fatti concreti quelli con i quali si è invece chiamati a misurarsi. Conosciamo la grande difficoltà che emerge nel mondo contemporaneo; ai nostri giorni, purtroppo, emerge sempre più un’umanità divisa in categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi e i “quaquaraquà”. Pochissimi gli uomini, pochi i mezz’uomini, poi si scende ancora più giù, agli ominicchi, che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E infine i quaquaraquà. I “quaquaraquà”, sono diventati un genere di prima necessità, in questo paese. Un vero e proprio prodotto di consumo. Una sintesi di quello che è lo spaccato della vita di oggi, in tutti i campi. Gli ominicchi e i mezz’uomini fanno piccolo questo paese, che un tempo fu grande. Gli uomini sono le vittime. I quaraquaqua,