Aspettando Il Derby D’Italia: Juventus 9-1 Inter


In attesa del big match di domenica sera a San Siro tra Inter e Juventus, analizziamo tra gli archivi storici il precedente più clamoroso fra le due squadre, sia per le proporzioni del punteggio che per le polemiche scaturitene attorno: Juventus 9-1 Inter, il derby d’Italia degli anni ’60

Il derby d’Italia dice sempre bianconero.
E non è un caso: se tra le 225 partite totali disputate fino ad oggi il bilancio è di sole 69 vittorie nerazzure, qualcosa vorrà pur dire.
Andando a dare un’occhiata ai 101 successi della Juventus (55 sono stati i pareggi), invece, balza sicuramente all’occhio il precedente del 10 giugno 1961, quando allo Stadio Comunale di Torino l‘Inter subì una sconfitta eclatante contro gli attuali Campioni d’Italia: 9 a 1 il risultato finale.
È utile a questo punto catapultarci all’interno dell’Italia calcistica degli anni ‘6o, esaminando l’andamento del campionato 1960/1961 e lo spettacolare testa a testa fra Inter e Juventus, fino al tracollo finale nerazzurro in casa della Vecchia Signora.

Juventus 9-1 Inter, La Storia Della Partita

Correva l’anno della ridente Italia degli anni ’60, che ha da sempre privilegiato come passione più grande il gioco del calcio.
La Seria A 1960/1961, la 59ª edizione del campionato italiano, la 29ª disputata con la regola del girone unico, vide una delle più spettacolari manifestazioni calcistiche del Bel Paese, condita da un appassionante testa a testa tra Inter e Juventus, le due squadre più amate e odiate d’Italia.
I bianconeri erano guidati all’epoca da Carlo Parola, mentre sulla panchina nerazzura sedeva Helenio Herrera, ex allenatore del Barcellona.
Il campionato iniziò il 25 settembre 1960: l’Inter partì subito forte, tanto che a fine ottobre si ritrovò già da sola in testa alla classifica, inseguita dalla Roma e della Juventus; questi ultimi, freschi di Scudetto cucito sul petto, sembravano aver perso il feeling con le vittorie, tanto che a gennaio scivolarono addirittura al sesto posto dopo aver perso proprio contro l’Inter per 3 a 1 a San Siro, mentre i nerazzurri si laurearono Campioni d’Inverno.
La squadra di Herrera sembrava non avere rivali.
La Juventus iniziò però bene il girone di ritorno, ritrovando il successo in ben 5 partite di fila, recuperando punti ai danni dell’Inter.
Alla squadra di Parola non riuscì la sistina perdendo contro il Milan, ma la forza inarrestabile dell’Inter sembrava essersi fermata improvvisamente: i nerazzurri persero, consecutivamente, contro il Lecco, il Padova, il Milan e la Sampdoria; la Juve ottenne, così, clamorosamente per quanto visto all’inizio, il primato in classifica.
L’occasione per l’Inter di avvicinare i rivali di sempre si presentò il 16 aprile 1961, quando allo Stadio Comunale di Torino andava di scena il ritorno del derby d’Italia.
Quel giorno la tensione era alle stelle e gli spalti erano strapieni, al punto tale che non bastarono a contenere tutti i tifosi, molti dei quali erano entrati addirittura senza biglietto o spingevano fuori ai cancelli al fine di entrare: dopo 30 minuti di gioco, col punteggio sullo 0 a 0, ci fu così un’inevitabile invasione a bordo campo anche causa della caduta di alcuni cancelli, che costrinse l’arbitro Gambarotta a sospendere la partita.
Il regolamento parlava chiaro, supportato anche da alcuni precedenti: in casi del genere, andava assegnata la vittoria alla squadra ospite; quindi, 10 giorni dopo la mezz’ora giocata del match, la Lega assegnò la vittoria a tavolino all’Inter per 2 a 0, che portò i nerazzurri a -2 dai bianconeri.
La Juventus però non ci stava e presentò ricorso; così, a inizio giugno, la CAF accolse la richiesta dei bianconeri e ordinò la ripetizione della partita.
In quel momento la squadra di Parola era ancora in testa ma la distanza dall’Inter seconda era minima:
all’ultima giornata di campionato, tuttavia, la Juventus pareggiò in casa con il Bari, ma la squadra di Herrera perse contro ogni pronostico con il Catania.
La Juventus si laureò così Campione d’Italia per la 12ª volta nella sua storia.
Il 10 giugno, a campionato concluso e con tutti i verdetti già assegnati, in occasione del recupero della partita di ritorno tra Inter e Juventus, Angelo Moratti, all’epoca Presidente dell’Inter, ordinò ad Herrera di schierare contro i bianconeri, per protesta, la squadra primavera.
Il motivo era noto: Umberto Agnelli era, in quel periodo, sia Presidente della Juventus che della FIGC, e le polemiche riguardo la decisione di non assegnare la vittoria a tavolino dell’Inter per rigiocare la partita avevano fatto probabilmente insospettire Moratti.
La partita venne giocata come deciso, e i giovani ragazzi dell’Inter caddero inevitabilmente in balia della Juventus, che bombardò la porta nerazzura per ben 9 volte: 6 furono le reti di Omar Sivori, futuro Pallone d’Oro bianconero, mentre gli altri 3 gol portarono la firma di un’autorete di Riefolo, Nicolè e Mora. Inutile il gol nerazzurro del momentaneo 7 a 1 realizzato da un giovanissimo Alessandro Mazzola su calcio di rigore.
L’Inter finì addirittura al terzo posto dietro il Milan.

 

La storia disse, ancora una volta, Juventus.

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Juventus 9-1 Inter, Il Tabellino

JUVENTUS: Mattrell, Emoli, Sarti, G. Boniperti, Cervato, Colombo, Mora, Charles, Nicolè, Sivori, Stacchini.
Allenatore: Carlo Parola

INTER: Annibale, Riefolo, Tacchini, Morosi, Masotto, Dalmaso, Manini, A. Mazzola, Fusari, Guglielmoni, Ghelli.
Allenatore: Helenio Herrera

MARCATORI: 11′ Sivori (J), 12′ Sivori (J), 17′ Sivori (J), 52′ aut. Riefolo (I), 54′ Sivori (J), 64′ Nicolè (J), 67′ Sivori (J), 78′ rig. A. Mazzola (I), 79′ Mora (J), 90′ rig. Sivori (J)

ARBITRO: Gambarotta

 

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