Un tap-in del senegalese regala alla Fiorentina la vittoria al fotofinish nello scontro diretto contro l’Inter: Babacar manda in estasi i viola
Babacar si riprende la viola
Nella notte di San Valentino, Khouma Babacar fa esplodere d’amore i tifosi viola al minuto numero 91. Come nel big match tra Juve e Napoli risolto da Simone Zaza, anche Fiorentina-Inter viene decisa nei minuti finali dall’uomo che non t’aspetti. Il colosso senegalese entra dalla panchina e spacca la gara con una zampata che manda in estasi i gigliati di Sousa e spedisce negli inferi l’Inter di Mancini. Con questo gol pesantissimo in chiave Champions, l’attaccante ex Modena prova prepotentemente a rilanciare la sua posizione nelle gerarchie offensive di Paulo Sousa.
Il graffio di Baba in pieno recupero legittima la superiorità territoriale viola in un match controllato per larghi tratti dalla Fiorentina. L’illusione nerazzurra porta il nome di Marcelo Brozovic, autore del gol che aveva sbloccato il match al 26′ del primo tempo. Il colpo di testa firmato Borja Valero al 60′ riporta la gara in parità e spiana la strada, grazie anche all’espulsione del nerazzurro Telles, alla rimonta toscana. Gli ingressi dalla panchina, poi, hanno contribuito a dare freschezza ed imprevedibilità ai padroni di casa. Mauro Zarate, nonostante la sciocchezza finale (espulso per scorrettezze nei confronti di Murillo), ha regalato imprevedibilità alla manovra della Fiorentina.
Solita Inter, sterile e nervosa
Niente da fare: l’Inter resta un’eterna incompiuta. Inefficace in fase offensiva, adagiata comodamente dopo il classico 1-0, nervosa nella gestione dei momenti della partita, incapace di sopraffare l’avversario negli scontri diretti. Con questa sconfitta, infatti, i nerazzurri non perdono soltanto tre punti fondamentali per la lotta al terzo posto, ma anche il confronto andara-ritorno con i viola. Il presidente Thohir, in tribuna al Franchi, non sarà stato affatto felice dello spettacolo offerto dalla sua squadra.
Scavalcata dalla Roma, avvicinata dal Milan, allontanata dalla Fiorentina: i punti a disposizione sono ancora tanti ma, di questo passo, l’obiettivo terzo posto sarà un miraggio. Il nervosismo, di conseguenza, aumenta: l’Inter sta dimostrando di non avere sangue freddo e di non saper ritrovarsi nei momenti difficili. Probabilmente, con molta onestà, perché non è una grande squadra. Poca testa, dunque. Anche stasera, infatti, due espulsioni: quella determinante (e forse eccessiva) di Telles e quella a gara conclusa di Kondogbia. L’ambiente nerazzurro, in più, fa filtrare disappunto per l’atteggiamento arbitrale nei suoi riguardi.
Mazzoleni nel mirino: silenzio stampa nerazzurro
L’espulsione per doppio giallo di Telles ha ovviamente dato motivazioni ulteriori alla Fiorentina per la remuntada. Il secondo cartellino al terzino brasiliano è stato ritenuto ingiusto dai nerazzurri. Nell’occhio del ciclone finisce la direzione di gara del fischietto Mazzoleni. Al termine della partita, complice anche la delusione per la sconfitta, il club milanese è entrato in silenzio stampa. Mancini continua, quindi, con quest’apatìa mediatica che per lui potrebbe rappresentare un boomerang. Il risentimento per le decisioni arbitrali, almeno per la sfida del Franchi, è ingiustificato, visto che anche la Fiorentina può recriminare per un rigore netto non concesso per mani dello stesso Telles.
Questo silenzio stampa può essere letto come un tentativo per distogliere l’attenzione dalle difficoltà nerazzurre e dal periodo infelice. L’impressione, però, è che l’Inter debba concentrarsi principalmente su quelli che sono i suoi veri problemi, anziché farsi risucchiare ulteriormente in questo vortice di negatività.
Clicca qui ed interagisci su Twitter con l’autore Domenico Aprea