Maledetti finali
Ottava sconfitta rimediata negli ultimi minuti di gara. Il Cagliari nei minuti di recupero espugna il “Vigorito” con gli unici due tiri nello specchio della porta.
Sembra un film visto e rivisto quello che va in scena al “Ciro Vigorito”, Benevento in pieno possesso della gara sin dai primi minuti, tante le occasioni per la squadra giallorossa che però nei primi 45′ minuti di gara non riesce a sbloccare il match, da segnalare un palo di Brignola alla mezzora con Cragno battuto. Il secondo tempo è ancora di marca giallorossa. Pronti-via è il Benevento è già in vantaggio con uno splendido gol del talentino sannita Brignola che su assist di Guilherme fa partire un siluro dal limite che si insacca alle spalle di Cragno. Vantaggio meritato per la squadra sannita che continua a creare gioco, ma spreca di tutto. Prima Venuti da pochi passi spara addosso a Cragno, poi è Coda in almeno 3 occasioni nitide a non centrare la porta. Finale di partita da film-orror, l’arbitro concede 4 minuti di recupero e un Cagliari imbottito di punte sugli sviluppi di un calcio d’angolo riesce a trovare un insperato pareggio con Pavoletti. Nemmeno il tempo di mettere il pallone al centro che succede l’incredibile, mano di Sandro in aerea e calcio di rigore concesso al Cagliari, Barella non sbaglia e manda all’inferno i giallorossi.
Manganiello
Se il Benevento probabilmente sarebbe stato spacciato a prescindere da questa partita, ciò che non si riesce a capire è il continuo operato degli arbitri a senso unico contro i giallorossi. Dopo i fatti noti di San Siro (rosso mancato a Gagliardini e rigore solare negato su Cataldi ) ancora una volta è pessimo l’arbitraggio al Vigorito. Probabilmente parlare del Benevento in questi termini avrà poco risalto mediatico e si preferisce non farlo, ma come ripetuto anche da De Zerbi squadra e società meritano rispetto e devono essere trattare al pari delle altre 19 compagini che compongono la massima serie.
L’episodio che più salta all’occhio e che avrebbe cambiato probabilmente la partita si materializza a 10′ dalla fine del match. Fallo netto di Castan sulla metà campo e giallo inevitabile(sarebbe stato il secondo), non per Manganiello che inspiegabilmente non sanziona il difensore ex Roma. Ma al di la dell’episodio la prova di Manganiello è piena di incertezze e fa rima con quella di Pairetto di sole due settimane fa.
De Zerbi
Non esente da colpe è sicuramente De Zerbi. Il Benevento gioca bene, a tratti benissimo, ma se degli ultimi 8 gol subiti dalla strega 7 provengono da situazioni da fermo la colpa è anche sua. Pessimi anche i cambi che abbassano il ritmo ad una squadra che non può permetterselo e soprattutto per fisionomia incapace di chiudersi e difendere il risultato. Billong a destra è un suicidio, Cataldi per Djuricic rimarca errori già fatti in passato. Perde ancora una volta uno scontro diretto in casa e ancora una volta in rimonta. La grinta e il carattere non vanno dimostrati davanti ad un microfono ma soprattutto sul rettangolo verde.