Dopo Burnley vs Everton 2-1, ecco le pagelle con tutti i voti dei Toffees.
PICKFORD: 6.5 – Nonostante la sconfitta è comunque lui a tenere i Toffees in partita a lunghi tratti. Almeno due parate fondamentali su Barnes ed una su Gudmundsson. Non può niente sui due gol.
COLEMAN: 6 – Non perfetto in fase difensiva, ma ha il merito di riuscire a impensierire la difesa avversaria nelle sgroppate offensive che si concede. E’ anche l’autore dell’assist dello 0-1 con l’intelligente spizzata di testa sul cross di Walcott.
KEANE: 4.5 – In occasione del pareggio di Barnes, lo tiene in gioco non allineandosi col resto della difesa. Non perfetto anche nel corner che porta al pareggio, quando Williams perde la marcatura di Ward e lui non riesce a metterci una pezza. Con una squadra con questa non organizzazione deve essere difficile per un giovane come lui…
WILLIAMS: 1 – Se ripenso a tutte le partite che ha giocato in questa stagione, forse ne avrà azzeccata una/due, per il resto, un incubo senza fine. Ancora una volta ripete la giocata della “marcatura a vista” già mostrata diverse altre volte e che sta diventando ormai un marchio di fabbrica. Poi raggiunge il massimo livello dell’indecenza con la sbracciata a centro area all’86° minuto che gli costa l’espulsione diretta. Holgate fa così schifo? Ah, il tutto lo fa con la fascia da capitano al braccio…
MARTINA: 5.5 – Tanta grinta e corsa e poco altro. Prova con qualche spunto in solitaria a far salire di livello la sua prestazione, ma anche l’intesa con Calvert-Lewin e Tosun, a turno larghi a sinistra, non è delle migliori.
DAVIES: 5 – Corre molto, ma spesso a vuoto. Purtroppo è un dato di fatto che rispetto alla scorsa stagione non ci sia stato un miglioramento ed è un vero peccato, date le enormi qualità del ragazzo. Per lui vale lo stesso discorso fatto per Keane: migliorare a queste condizioni è difficile.
GUEYE: 6 – Lui ci prova con tutte le sue forze, provando anche ad andare avanti con la palla pur non avendolo nelle sue corde. Spesso si ritrova a fare pressing solitario oltre il centrocampo, ma alla fine spreca solo fiato, non venendo assecondato dal resto della squadra.
WALCOTT: 6 – Raggiunge la sufficienza perché comunque è l’uomo più pericoloso della squadra insieme a Sigurdsson, ma ha sul groppone almeno un paio di contropiedi che potevano essere sfruttati meglio. Ha il merito del cross (prolungato da Coleman) che provoca il vantaggio di Tosun.
SIGURDSSON: 6.5 – Prestazione fatta di qualità e quantità, a cui purtroppo manca soltanto il gol, a cui va comunque vicino con due grandi giocate. Nel primo tempo anche un ottimo assist, ma Walcott e Davies si disturbano rovinando tutto.
CALVERT-LEWIN: 5.5 – A fine partita, ancora ci stiamo chiedendo in che ruolo sia stato schierato. Svaria su tutto il fronte offensivo senza mai trovare una posizione in cui riuscire a rendersi veramente utile. In qualche occasione prova la giocata solitaria, ma i risultati non sono dei migliori.
TOSUN: 6 – Primo gol dal sapore amaro con la maglia dell’Everton e nel campionato inglese. Nel corso della partita però, nonostante il molto movimento e la grinta messa in campo, sbaglia molto considerando anche le sue qualità che a tratti abbiamo apprezzato negli scorci di partita che aveva giocato.
ROONEY: 6 – Entra al posto di Davies dopo il pareggio del Burnley e prende proprio la posizione appartenuta al giovane inglese. Cerca di dare geometrie alla squadra, ma in questo momento forse sarebbe più utile vederlo più vicino alla porta avversaria.
NIASSE: 6 – Entra e corre come un matto per farsi notare e creare i presupposti del gol. Arriva alla conclusione in qualche occasione, ma non riesce a rendersi pericoloso.
BOLASIE: s.v.
ALLARDYCE: 3 – Schiera una squadra completamente votata all’attacco, ma che come prima idea di gioco ha quella del lancio lungo: le due cose non vanno d’accordo quando in campo hai gente che fa della qualità il proprio punto forte come Sigurdsson, Walcott, ma anche ad esempio Coleman. Altra sconfitta che brucia per il modo in cui è arrivata, ma con il Burnley che ha meritato la vittoria grazie alla grande quantità di occasioni create, ed è solo grazie a Pickford se non è arrivata un’imbarcata.
Altro errore di non poco conto: dare la fascia a Williams, che potrà anche essere un uomo spogliatoio e che dà tutto in campo e fuori, ma i tifosi non si riconoscono nella sua figura (giustamente, date le sue prestazioni).