Cagliari, bolgia per Nandez


 

La Tribuna della Sardegna Arena era gremita più che mai, un tifoso con una bandiera storica, con un bastone pesantissimo, urlava forza Cagliari, inneggiando al nuovo idolo.

Il popolo rossoblù non ha avuto tentennamenti quando è stata presentata poco fa la maglia numero 18 dell’uruguagio, il ragazzo che la portava sino allo scorso Campionato era Barella, andato via il cagliaritano, acquistato Nández al suo posto, con i quattrini avuti dalla sua vendita, ha scelto quel numero importante.

Ma è solo una coincidenza, è sempre stato il SUO sin da bambino ed è quello che indossa in Nazionale.

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In conferenza era affiancato dall’ex rossoblù Andrea Cossu, ora all’area tecnica della prima squadra, l’uomo mandato a Madrid dal Presidente a vedere la finale di ritorno della Coppa Libertadores tra Boca Juniors e River Plate, una parvenza di Roma-Lazio ma maggiorato di emotività e calore che non si giocò a Buenos Aires per gli incidenti prima della partita.

E lo stesso Cossu lo scorso 9 Dicembre rimase stupito della prestazione del ragazzo, impressionato dalla forza di Nández che, a suo dire, ha giocato la gara da solo contro il River con grinta, cuore e temperamento.

Nández conosce il passato degli uruguaiani nel Cagliari, su tutti il principe Francescoli, ma anche Daniel Fonseca, Pepe Herrera, Diego Lopez, Nelson Abeijón, contento di essere arrivato al Cagliari anche se la lunga trattativa è stata snervante.

Altre squadre lo hanno cercato -ignoti i nomi- ma assieme alla famiglia e agli agenti ha scelto il progetto Cagliari per le ambizioni della Società nel lungo periodo; certo, l’obbiettivo è la salvezza ma visti i talenti che stanno arrivando sognare obbiettivi più alti è lecito.

Ha avuto la possibilità di parlare col suo sostituto Daniele De Rossi, l’ex della Roma, a cui ha dato il benvenuto al Boca; all’ex Roma ha detto che stava andando in un campionato molto competitivo e in una città molto bella, Buenos Aires.

Si sente già pronto per giocare col Chievo domenica in Coppa Italia, ma il suo obbiettivo principale adesso è integrarsi col gruppo.

Il suo ruolo a centrocampo è variabile, ma forza e grinta (garra) sono le sue caratteristiche principali.

Ha parlato col Commissario Tecnico dell’Uruguay ed ex allenatore del Cagliari Oscar W.Tabarez che gli ha parlato bene della città e dell’ambiente, certo che si sarebbe trovato bene.

Non sa se cambierà qualcosa nel passare dalla Bombonera alla Sardegna Arena, terrà sempre nel cuore l’affetto degli Argentini ma l’accoglienza avuto a Cagliari in aeroporto non era da meno.

 

 

 

 

 

 

 

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