Cagliari, centenario da incubo con Covid


Cagliari, centenario da incubo con l’emergenza sanitaria

Cagliari, centenario da incubo con Covid
Cagliari, centenario da incubo con Covid

Gli auspici c’erano tutti, una squadra costruita per arrivare almeno a sognare un piazzamento Uefa con la perla dell’ex Raja Naingollan tornato, anche se per un solo anno ed in prestito.

 

Una classifica, dopo la quattordicesima giornata, ma sopratutto dopo quella partita alla Sardegna Arena con la Sampdoria di Claudio Ranieri che sembrava dare il là ad un sogno.

Dopo quel 4 a 3, che ricordava la gara epica della Nazionale del 1970 con Gigi Riva e Gianni Rivera, il Cagliari era balzato al quarto posto e a pochi punti  dal terzo .

La classifica della Serie A dopo la quattordicesima giornata vedeva l’Inter a 37 punti, la Juventus a una lunghezza, la Lazio a 30 e il Cagliari a 28 assieme alla Roma.

Il centrocampo faceva invidia a mezza Europa, con  NaingollanNandez-Rog.

In aggiunta, in prestito dalla Roma per l’infortunio di Cragno, il portiere della Nazionale Svedese Olsen rinasceva in Sardegna tirando fuori da cilindro delle prestazioni capolavoro.

Insomma, la squadra capitanata da Mister Rolando Maran sembrava poter rompere gli argini e nell’anno del suo Centenario e del Cinquantenario dello Scudetto era un sogno.

 

Ed invece il 23 febbraio iniziava l’agonia del Bel Paese col primo decreto ministeriale che chiudeva una parte dell’Italia.

Il 9 Marzo tutta l’Italia veniva chiusa e relegata a casa con il famoso

Cagliari, centenario da incubo con Covid
Cagliari, centenario da incubo con Covid

 

Oggi, 7 Maggio, siamo al quarto giorno dalla così detta FASE 2 dove qualche attività umana ed economica è stata permessa nella speranza che vada tutto bene.

Che la gente non rovini tutto.

Per la Serie A bisogna aspettare che il Ministro per le politiche giovanili e lo sport  Spadafora si decida:

 

“Mi auguro che il campionato di calcio possa ripartire, sarebbe surreale il contrario.

Ma dovrà avvenire in sicurezza. Sono convinto che entro questa settimana avremo un responso”

 

Si attende il permesso affinché il 18 maggio le squadre possano allenarsi, anche se a piccoli gruppi di quattro e nei rispettivi centri sportivi.

Tuttavia non è detto che il Campionato di Serie A 2019-2020 riprenda, bisogna vedere.

In Francia il Governo lo ha chiuso decretando Campione il PSG  dando il là agli attesi ricorsi.

Primo il Lione che fa causa alla Ligue 1, poi ne seguiranno altri.

Si vuole fare la stessa cosa in Italia?

PROTOCOLLO

Il protocollo su cui tutte le parti si dovrebbero accordare è una questione complicata, chissà se si riusciranno ad accordarsi tutti.

Poi, se si giocherà o no, naturalmente tutto sarà falsato.

Chiaramente NON ci sono dei colpevoli, è la situazione, ma ognuno vorrà portare acqua al suo mulino.

Chiunque vinca o perda, d’ora in poi, sarà tutta un’altra vita.

 

Tutto ciò che era prima del COVID-19 o CORONAVIRUS rimarrà uno stile di vita che per diverso tempo ci sogneremo di tornare a ripercorrere.

A meno che non esca fuori il VACCINO, ma prima di un anno, come dicono tutti gli addetti a lavori, non se ne parla.

Anche se somministrando il plasma dei guariti nei pazienti affetti da Covid-19, la carica virale e i sintomi si riducono in pochi giorni.

Cagliari, centenario da incubo con Covid
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