Cagliari con beffa finale, come è successo ben quattro volte.
Il Parma ieri, l’Udinese a dicembre all’85esimo come la Lazio al 90esimo e al 98esimo, il Lecce al 91esimo il 25 novembre.
Due sconfitte e due pareggi arrivate in zona Cesarini, bel 6 punti persi!
L’onestà intellettuale mi porta a ricordare anche le sole due vittorie realizzate allo scadere.
Esattamente a Napoli il 25 settembre, rete di Castro (oggi all’amaro esordio con la Spal, 5-1 con la Lazio) all’87esimo e con la Sampdoria il 2 dicembre (4-3) al 97esimo con la rete di Cerri anche lui passato alla Spal (scambio con prestito secco con Paloschi, anche lui di nome Alberto, curiosamente).
Due gare dove si meritava ampiamente di perdere!
Se le reti della vittoria con Napoli e Sampdoria sono state nette e senza errori attribuibili ai massimi difensori, ciò non è successo ieri alla Sardegna Arena.
IL NON MIGLIOR CRAGNO
Da evidenziare che nessun quotidiano sportivo è andato a visualizzare bene le azioni delle due reti subite dai rossoblu, a mio avviso gentili omaggi del non miglior Cragno, sopratutto la prima rete subita nel primo tempo dove rimaneva fermo sul primo palo senza nemmeno azzardare una parvenza di reazione.
Certo, il buon Faragò si perdeva Kucka, ma a mio parere il fatto che il portiere non si smuova dal palo lascia molti dubbi sulle reali situazioni di forma del ragazzo di Fiesole.
Il fantastico Cragno della stagione scorsa sembrava una molla pronta a scattare ad ogni cross nell’area piccola del portiere, quello visto ieri non è nemmeno un lontano parente.
Anche la seconda rete arrivata al minuto numero 94 con Cragno praticamente sulla linea del pallone e davanti a Cornelius è reo colpevole, troppo insicuro il portiere.
Forse il fatto di aver mantenuto in rosa Olsen mette nervosismo?
Forse si è voluto forzare il rientro, ma qui centimetri di differenza tra i due numeri uno, Cragno 184, Olsen 196, e 12 centimetri per un portiere sono un’infinità.
Sono della filosofia del portiere alto, per quanto Cragno ottimo numero uno a mio avviso lo svedese è più completo, le prove di Napoli e Roma ne sono la prova.
Opinione opinabile, come tutte, nessuna cristallina verità, sua chiaro!
Mi sconcerta un giudizio di un noto blog: “Cragno 6,5, il Parma lo beffa con due tiri ravvicinati dove non può nulla, per il resto respinge i tanti tiri da fuori scagliati dai crociati.”
IL RITORNO DEL PORTIERE COLOMBI
Ed invece l’ex Colombi che nella stagione 2014-2015 fu disastroso, particolarmente a Palermo quel 6 gennaio 2015 dove si perse 5-0 e un certo Paulo Dybala fece magie.
JOAO, rete e rigore fatale
Il brasiliano timbra la rete numero 14, sempre più magnifico ma sbaglia anche il girone del 2-1 sebbene nell’azione successiva poi Simeone realizzerà la rete del vantaggio che forse senza il rigore fallito non sarebbe arrivata, chissà!
CAGLIARI (4-3-2-1): Cragno; Faragò, Pisacane, Klavan, Pellegrini; Nandez, Cigarini (73′ Oliva), Ionita; Nainggolan, Joao Pedro; Simeone (83′ Paloschi). All. Maran.
PARMA (4-3-3): Colombi; Darmian, Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo; Kucka, Hernani, Brugman (80′ Sprocati); Siligardi (57′ Caprari), Cornelius, Kurtic. All. D’Aversa.
Arbitro: Irrati.
Reti: 19′ Joao Pedro, 42′ Kucka, 54′ Simeone, 94′ Cornelius.
Ammoniti: Darmian, Gagliolo, Cigarini, Nandez, Nainggolan.