A Reggio Emilia, contro il Sassuolo al Mapei Stadium ieri (ndr, domenica 16 febbraio), abbiamo assistito ad un Napoli in grande forma contro un piccolo Sassuolo.
Il piccolo Sassuolo di ieri però schierava tra i suoi una nostra bandiera, che per motivi tecnci e non solo si è allontanata da Napoli, ma che continua a giocare con grande serietà e professionalità: Paolo Cannavaro.
Paolo Cannavaro, che fino a un mese fa era a casa sua a Napoli, ha giocato contro i suoi ex-amici guidando una difesa, quella del Sassuolo, che contro le frecce del Napoli ha potuto fare ben poco; equalcuno ha avuto da ridire ancora su di lui, perchè “ha permesso” a Lorenzo Insigne di realizzare una perla (anche se i tentativi per realizzarla, da qualche mese a questa parte, sono stati davvero tanti).
Paolo e Lorenzo, il passato e il futuro di un Napoli che dovrà crescere ancora tanto, ma che mi auguro abbia sempre dei napoletani in rosa che possano essere il cuore pulsante della squadra azzurra. Se passaggio di consegna doveva esserci, forse niente di meglio dell’azione del gol di domenica poteva esserci: Paolo arretrava lentamente, mentre Lorenzo lo infilzava con un tiro post-finta di velocità impressionante e, aggiungo finalmente, di precisione assoluta.
Analizzando il Napoli, invece, si è notato il ritorno di Behrami con Dzemaili, che hanno fatto grande filtro a centrocampo ed hanno dato una grossa mano in difesa. Un ritrovato Maggio a destra (erano da tanto che non faceva due cross consecutivi precisi e in due partite consecutive) e il costante Ghoulam a sinistra che dona vivacità e precisione sulla fascia, hanno consentito al Napoli di aprire le maglie di un Sassuolo fin troppo arroccato in difesa.
Non dimentichiamo, però, che se la vittoria da continuità e fa benissimo al morale e la difesa non ha preso gol e soprattutto ha giocato senza sbavature, il nostro avversario è ultimo in classifica ed è guidato dal sig. Malesani, tecnico non proprio fortunato e che negli ultimi 10 anni ha collezionato 5 esoneri, una retrocessione sul campo e ha guidato 3 squadre successivamente retrocesse.