Una carrellata sui movimenti di calciomercato estivo con acquisti impossibili, che stanno entusiasmando i tifosi…
Mancano 22 giorni alla chiusura di questo caldissimo calciomercato ma già a giugno, prima che cominciasse ufficialmente, ci sono stati dei movimenti che hanno lasciato i tifosi col fiato sospeso.
Allora andiamo a vedere cos’è successo con i cosiddetti ” acquisti impossibili ” o cosa può accadere nei campionati più seguiti cominciando dall’Italia.
A cominciare è stata la Juventus con l’acquisto di Paulo Dybala per 32 milioni con l’Inter che fino alla fine ha tentato di rilanciare; ma il desiderio del ragazzo di giocare la Champions League ha fatto pesare la bilancia a favore dei bianconeri.
La prima bomba, però, l’ha fatta scoppiare il Milan e Jackson Martinez, con i rossoneri che pronti a ufficializzare il trasferimento dal Porto e a mandare un equipe medica per far fare i test medici in Chile veniva beffata dall’Atletico Madrid che versava la clausola rescissoria di 35 milioni e si aggiudicava il giocatore con tanta rabbia dei tifosi rossoneri che già sognavano i gol del colombiano.
Ancora rossoneri beffati una settimana dopo dai cugini dell’Inter che con un blitz fulmineo: alle ore 15:00 di sabato 20 giugno il canale satellitare Sky Sport 24 annunciava l’acquisto di Kondogbia con Galliani che poche ore prima annunciava il ritorno a Milano sicuro del SI del centrocampista monegasco.
Con giugno che stava per finire l’interesse venne catturato dalla telenovela Salah-Fiorentina. Un tira e molla tra giocatore e società con i media a dar per sicuro l’Inter come prossima squadra dell’egiziano, cosa che ha indispettito i vertici viola con comunicati e carte bollate che sicuramente non rasserenano gli stati d’animo delle due tifoserie, visto l’esito finale di questi giorni che vedono il giocatore presentarsi alla Roma.
Tutto questo mentre nell’Inter scoppiava il caso Shaqiri, osannato a Gennaio e fuori progetto a Luglio. I suoi “NO” stanno tenendo scacco matto i progetti nerazzurri in riguardo all’acquisto di Peresic. Ma non solo il suo NO ma anche quelli di Santon e Andreoli stanno congelando il mercato nerazzurro in questi giorni finali.
Neanche la non convocazione per le partite amichevoli sembra aver effetto, ma con l’avvicinarsi della chiusura sicuramente qualcosa si muoverà con l’Inter che spera che non sia troppo tardi per fare gli ultimi acquisti.
A tener banco in Francia è il braccio di ferro tra Thiago Motta e il PSG. Il giocatore si sente fuori dal progetto e vuole prendere la via per Madrid sponda Atletico (ma c’è anche l’Inter), ma la società fa muro e non vuol sentire ragione presentando al giocatore un rinnovo principesco che, però, è stato rifiutato.
Per i campioni di Francia non c’è solo il caso Motta a turbarli ma anche i messaggi criptati di un certo Ibrahimovic che alle soglie dei 34 anni si sente minacciato dalla concorrenza, che con l’arrivo di De Maria aumentata considerevolmente. Ad aspettarlo con le braccia aperte c’è Galliani e il Milan che stanno alla finestra e tenteranno l’acquisto al foto finish.
Simile a caso Motta c’è quello di Melo al Galatasaray che vuole l’Inter a tutti i costi tanto che non vuol sapere di rinnovare e con i tifosi che hanno anche minacciato la famiglia dello stesso Melo. Come andrà a finire questa telenovela turca? L’Inter è stata chiara, anche se Mancini fa carte false per avere il brasiliano, non vuole spendere un euro per il suo acquisto cosi Melo deve liberarsi da solo. E forse tutto si risolverà a suono del gong, anche se il giocatore adesso sta pensando d’accettare il rinnovo.
Altri movimenti che vedono un braccio di ferro tra club o giocatori vengono dal paese dei campioni del mondo dove il direttore generale Allofs del Wolfsburg ha già fatto capire che non hanno intenzione di lasciar partire Perisic e De Bruyne; mentre l’allenatore del Borusia Dortmund ha già fatto sapere che si op0rrà per la cessione di Julian Draxler, sogno juventino dopo la partenza di Vidal.
Per vedere come si concluderanno tutte queste telenovele, aspettiamo il giorno 31 agosto quando il Big Ben dirà stop.