Dalle indiscrezioni pervenute salta la trattativa con gli iraniani, entro il 31 saranno ceduti i giocatori della prima squadra
E’ cominciata così la più grigia delle pagine della storia Akragantina.
E’ fallita l’ultima trattativa per portare alla cessione l’Akragas ad una cordata di imprenditori iraniani.
Ufficialmente per questioni legate alle difficoltà ad effettuare transazioni finanziarie con un paese sottoposto a sanzioni da parte della comunità internazionale come lo è l’Iran.
Il presidente Silvio Alessi nel pomeriggio di ieri ha comunicato ai giocatori che non era più disposto ad impegnarsi economicamente e che potevano ritenersi tutti svincolati.
Alla fine dell’allenamento c’è stato il rompete le righe. Anche i calciatori che volevano rimanere ad Agrigento saranno costretti ad andare via e trovarsi un’altra sistemazione.
Perfino nel residence che ospita i calciatori, dicono i bene informati, non c’è acqua da giorni. Una situazione disastrosa.
Con il mister Lello Di Napoli impotente difronte alla presa di posizione del presidente. Vano perfino il tentativo di Ernesto Russello di convincere i giocatori a temporeggiare ulteriormente..
Peccato perché l’Akragas domenica andava a giocarsi lo scontro diretto per la salvezza a Pagani.
Una trasferta che stando così le cose è perfino a rischio. Tutto questo nell’indifferenza e nel silenzio della politica, dell’assessore allo sport Giovanni Amico e del sindaco Lillo Firetto.
Adesso i tifosi si aspettano risposte dalla politica.
Dopo la salvezza ottenuta la scorsa stagione in serie C, la squadra si trova ora ultima in classifica, ma con ancora la possibilità di potersi giocare le carte per una salvezza anche attraverso i play-out.