Con la chiusura ieri del calciomercato, finalmente Mister Mancini può lavorare con i suoi uomini, sapendo che la società ha fatto di tutto per accontentarlo. Adesso non può fallire…
MILANO – Lunedi 31 agosto ore 23:00, Big Ben ha detto stop.
Chi è dentro è dentro chi è fuori è fuori. I giochi sono fatti, adesso sta al Mister assemblare la squadra secondo i suoi dettami e il giudice supremo di questo gioco sarà come sempre il campo.
Penso sicuramente che nella maggioranza dei tifosi della beneamata si sentono soddisfatti nel modo nel quale i dirigenti hanno condotto questo calciomercato, regalando a Mancini una squadra che può lottare per un posto al sole.
Sono ancora vive le parole di Mancini dopo l’ultima della scorsa stagione quando evocava 8 o 9 acquisti per tornare competitivi e la dirigenza gli è andata incontro, acquistando quasi tutti i giocatori che il tecnico jesino voleva.
Nel mezzo due cessioni e mezzo dolorose che alcuni tifosi forse non hanno capito. Se per Shaqiri forse è stato sbagliato l’acquisto visto che nei mesi trascorsi ad Appiano non è stato così determinante a dare quel input positivo alla squadra per condurla almeno in Europa League, le cessioni di Kovacic e Hernanes entrano in un’altra logica ed ottica.
Kovacic sicuramente è stato sacrificato sull’altare del Fair Play Finanziario. Anche se a malincuore ho salutato la sua partenza, non potevo non constatare che una squadra in difficoltà finanziaria che stava tentando di allestire una formazione per lottare per almeno un posto in Champions League, non poteva rinunciare ad una offerta del genere per di più per un giovane che da quando è stato acquistato ha fatto vedere quello che vale solo a tratti e molte volte è stato relegato in panchina (panchina che sta facendo finora anche a Madrid).
Stesso discorso per Hernanes dal quale si aspettava molto di più e solo nella parte finale della scorsa stagione, il tifoso interista a visto un po della magia che possiede.
Di più con l’acquisto di Jovetic e Perisic e con Mancini che predilige un centrocampo robusto (ricordate il primo centrocampo del Mancio – Cambiasso,-Veira-Stankovic) secondo la mia modesta opinione, sarebbe stato un lusso in panchina.
Gli acquisti, sicuramente tutte di prim’ ordine, da cominciare da Jovetic che già in due partite ha fatto vedere di che pasta è fatto (3 reti decisivi e 6 punti regalati all’Inter da vero Top Player).
La coppia Miranda-Murillo che già hanno conquistato i tifosi che, in loro, vedono rispecchiare la coppia delle triplette Lucio-Samuel (o Cordoba), la freschezza del giovane Telles tanto voluto da Mancini, all’oggetto ancora misterioso Montoya al quale dobbiamo dare un po di tempo per ambientarsi.
A centrocampo l’innesti di un giovane talento come Kondogbia e la tenacia e forza fisica di Melo pupillo di Mancini dai tempi della Galatasaray.
Ed infine l’attacco con tre nuovi innesti tutti di prim’ordine Jovetic-Perisic-Ljajic, per la gioia di Mancini che adesso può varare il suo modulo preferito che prevede tre attaccanti in campo: modulo che può cambiarlo anche a partita in corso, tanto è la bontà in mano al tecnico nerazzurro.
Per adesso il voto a questa Inter è 7+… in avanti si vedrà…