La bicicletta? Una cura a due ruote
Sarebbe la ripetitività del movimento a “mettere a riposo la mente” e allontanare in tal modo stress, ansia e depressione.
E’ quanto è emerso da uno studio condotto su oltre 1.200 persone pubblicato su Lancet.
“E’ come lavorare all’uncinetto o fare le parole crociate. Il gesto ripetitivo del movimento mette a riposo la testa” – dice Vera SlepoJ, Presidente della Federazione Italiana Psicologi.
“Tra mente e bicicletta c’è uno stretto connubio – spiega Roberto Marciano, Presidente della Commissione Tutela della Salute della Federazione Ciclistica Italia (FCI) – “Studi recenti dimostrano che c’è un miglioramento dei testi mentali grazie alla generazione di nuove cellule nervose da parte dell’ippocampo, la parte del cervello responsabile della memoria. Effetto particolarmente utile per i malati di Alzheimer e Parkinson.”
Pedalata dopo pedalata la mente si libera
La bicicletta è un formidabile attivatore di pensieri ed emozioni positive.
Dopo soli 20 minuti di pedalata, l’organismo inizia a liberarsi del cortisolo, l’ormone dello stress.
Le due ruote, inoltre, aiutano a conciliare il sonno. Pedalare 20-30 minuti al giorno aiuta chi soffre di insonnia.I benefici potrebbero dipendere dall’esposizione alla luce solare che aiuta a mantenere i ritmi biologici giornalieri e riduce i livelli ematici di cortisolo favorendo in tal modo anche il sonno.
La bicicletta in tutti i programmi di riabilitazione
Oltre alla mente, la pedalata fa bene anche all’apparato cardiocircolatorio e alle articolazioni, tanto è vero che la bicicletta rientra in quasi tutti i programmi di riabilitazione cardiologica, pneumologica ed ortopedica.
L’importante è non strafare
Come tutte le cose, l’importante è non strafare.
Gradualità negli allenamenti, una buona visita medica prima di iniziare l’attività e prudenza sulle strade non sempre sicure per gli sportivi