Giro D’Italia le meraviglie della tappa numero sette
Eleganza. E’ quella che dispensa Foligno, la città di partenza della tappa a cronometro che porterà i corridori a Perugia. Ma prima di recarsi in area partenza e dialogare con i ciclisti mentre si scaldano sui rulli, una breve passeggiata consente di scoprire le origine dell’appellativo “Città dei palazzi”. Basta incamminarsi lungo Corso Cavour e spingersi fino alla Piazza Grande, ovvero Piazza della Repubblica, sulla quale si affacciano i principali edifici e monumenti cittadini: la cattedrale di San Feliciano (patrono di Foligno), Palazzo Trinci, sede del museo della città e ricco di un importante ciclo di affreschi attribuito a Gentile da Fabriano e ai suoi collaboratori, il Palazzo del Podestà, Palazzo Orfini, sede della tipografia folignate dove nel 1472 fu stampata la prima edizione della Divina Commedia e oggi sede del Museo della stampa. Un salto in avanti nel tempo porta poi al CIAC-Centro d’Arte Contemporanea e alla “Calamita cosmica”, una gigantesca scultura che misura 24 m. di lunghezza, 9 di larghezza e quasi 4 di altezza. L’opera è di Gino De Dominicis ed è collocata nella ex Chiesa della SS. Trinità in Annunziata.
Ci si avvia alla volta di Spello, altro scrigno colmo di bellezza. Vale davvero la pena lasciarsi incantare, per esempio, dagli affreschi del Pinturicchio nella cappella Baglioni della Collegiata di Santa Maria Maggiore, oppure recarsi alla Villa dei Mosaici, tesoro di epoca Romana scoperto di recente e aperto al pubblico nel 2018. Spello è anche la piccola capitale dell’olivocultura umbra, cuore di un Distretto alimentare sempre molto attivo ma attento al rispetto delle tradizioni. L’Oro di Spello, come viene definito l’olio locale, viene realizzato con uno dei più caratteristici cultivar dell’Umbria, il moraiolo, ed è anche alla base di intere linee di prodotti cosmetici.
Assisi è in vista, ma il percorso di gara non sale fino alla città del Santo. Si passa però accanto alla Basilica di Santa Maria degli Angeli al cui interno si trova la cappella della Porziuncola. Salire nella città di San Francesco, Capitale della pace, è però un obbligo per le speciali atmosfere mistiche e l’importanza dei suoi monumenti. Prima tra tutte la Basilica di San Francesco dove ci si raccoglie al cospetto della tomba Santo, quindi ci si lascia abbagliare dagli straordinari affreschi di artisti quali Giotto e Cimabue.
La Fontana Maggiore di Perugia
Ormai in vista di Perugia si devia brevemente dal percorso di gara per raggiungere Torgiano, e visitare il Museo del Vino e il Museo dell’Olivo e dell’Olio della Fondazione Lungarotti, due tra le più importanti strutture del genere del Paese, caratterizzati dal rigore storico-scientifico e dalle suggestive ambientazioni.
Perugia accoglie con la sua collezione luoghi destinati a rimanere nel cuore. A partire da Corso Vannucci, l’elegante via pedonale che porta a Piazza IV Novembre, dominata dalla Fontana Maggiore e circondata da edifici storici come il Palazzo dei Priori e la Cattedrale di San Lorenzo. Da vedere anche la Galleria Nazionale dell’Umbria (nel Palazzo dei Priori) con la sua eccezionale collezione di opere d’arte umbra dal Medioevo al Rinascimento realizzate da artisti quali Perugino, Pinturicchio e Beato Angelico. E ancora la Rocca Paolina e la Basilica di San Francesco al Prato ( XIII sec.), oggi riconvertita ad Auditorium di rara suggestione.
Il 10 maggio, in occasione del passaggio della corsa si terrà il convegno Il futuro del ciclismo passa per la sicurezza, una riflessione sullo stato di salute del movimento ciclistico italiano e sulla sicurezza stradale per ciclisti e pedoni.