Giro d’Italia, 16° Tappa: Nibali c’è! Lo Squalo vince la tappa più dura; Domoulin in difficoltà

Vincenzo Nibali trionfa nella 16° Tappa, incredibilmente bella ed incredibilmente dura; Tom Domoulin va in grande difficoltà, ma mantiene la maglia rosa.

Tutto è riaperto al termine della 16° Tappa, quella che finora presentava le difficoltà maggiori, e che ha regalato grandi emozioni soprattutto nella salita finale.
A Bormio è stato Vincenzo Nibali (Barahin Merida) a sollevare le braccia al cielo esultando per una grande vittoria (la prima di un italiano in questo Giro), anticipando Mikel Landa (Team Sky), in fuga sin dal Mortirolo (la cui cima era dedicata a Michele Scarponi), sul quale è transitato 3°, per poi prendersi il 1° posto sullo Stelvio (cima Coppi) e sull’Umbrail Pass (la parte dello Stelvio dal versante svizzero).
In fuga insieme allo spagnolo della Sky oltre a Kruijswijk (Lotto NL Jumbo), c’erano anche tre uomini della Movistar: Izaguirre, Amador e Anacona, ma tutti e tre nell’ultima salita sono stati richiamati dal proprio capitano Quintana, che ha sfruttato il proprio passo per fare selezione nel gruppo maglia rosa. Domoulin (Team Sunweb), rimasto solo già sullo Stelvio, è costretto a fermarsi sull’Umbrail Pass quando mancavano circa 30 chilometri all’arrivo per un problema intestinale, causato molto probabilmente dalla sbagliata alimentazione. Il gruppo ha aspettato per un po’ il rientro dell’olandese, ma una volta capito che ci sarebbe voluto troppo tempo, si sono rimessi a pedalare per riprendere la fuga.
Intanto la Barahin Merida sembrava in difficoltà, con Nibali accompagnato dal solo Pellizzotti, che si dimostra ancora in grande forma. Quando la selezione fatta dalla Movistar si è andata a completare nel gruppo dei migliori erano rimasti soltanto Quintana, Nibali, Pozzovivo, Zakarin, Pinot, Formolo, Cataldo, Mollema, Yates e Jungels, così lo “Squalo dello stretto” decide di provare un attacco ai -25, quando alla fine della salita mancavano circa 6 chilometri. A rispondere al suo scatto sono solo Quintana, Pozzovivo e Zakarin. Una volta ripresi Kruijswijk ed Hirt (CCC Sprandi) i 4 si lanciano all’inseguimento di Landa, distante poco più di 10” alla fine della salita. Una volta in discesa Nibali con la sua grande esperienza e velocità stacca tutti e riprende Landa e, una volta finita la discesa, con la strada in pianura, Quintana e gli altri sono troppo lontani per recuperare i due battistrada, che vanno a giocarsi la vittoria e sullo sprint Nibali ha la meglio (anche 10” di abbuono). Il colombiano arriva con un ritardo di 12”, mentre Pozzovivo è 4° a 24” a dimostrazione di una grande prova. Zakarin arriva più lontano con 34”, poi c’è Formolo, anche per lui grande prestazione, a 1′ 26”. Tutti gli altri big, cioè Mollema, Pinot, Yates, Jungels e Kruijswijk, arrivano ad 1’35”. La maglia rosa Domoulin prova con tutta la grinta e la forza a sua disposizione a recuperare sul gruppo, ma alla fine la fatica si fa sentire e paga 2’18” da Nibali e Landa.
La classifica ora è veramente riaperta, anche se a dire la verità ci dispiace un po’ che Domoulin abbia perso tempo non per la sua prestazione ma a causa di un problema fisico, ma anche questo fa parte del ciclismo, visto che l’alimentazione va gestita dal corridore ed in questo caso forse non è stata perfetta…
Nibali dimostra di poter ancora impensierire Quintana e gli altri, conquistando il 3° posto in classifica generale, e ci piace pensare che oggi, sul Mortirolo, sullo Stelvio e sull’Umbrail Pass, lui avesse un gregario in più: come l’anno scorso, c’era Michele Scarponi.

Questa la classifica dei big, rivoluzionata, dopo la 16° Tappa:

Classifica concessa da: Spazio Ciclismo

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