Derby della Madonnina, domenica si gioca il 219^. Il 189^ in Campionato. Dietro ogni derby c’è una storia come quello della stagione 1957/58 al insegna del ‘Veleno’…
Derby della Madonnina: Derby amor mio! Domenica ore 20:45 s’accendono le luci del Meazza San Siro sul 189^ derby della Madonnina in Serie A. Una partita che va oltre di una normale partita di campionato e i tre punti.
In quei novanta minuti sono racchiusi gioia, dolori, sudore, dominanza cittadina, sfotti e tanti altri aspetti che fanno del derby della Madonnina una partita speciale non solo per Milano ma per tutta l’Italia e anche in tutto il mondo.
Ma dietro ogni derby c’è una storia e oggi sarebbe interessante andare a rivisitare quella giocata pure ad 0ttobre, esattamente domenica 6 ottobre 1957. Era il 133^ derby tra nerazzurri e rossoneri, 5^ giornata di campionato con entrambe le squadre ritardate dalla Juventus a punteggio pieno in testa alla classifica. Ecco come il noto giornalista della “Gazzetta”, Angelo Rovelli presenta il derby sulla rosea:
“La sintesi della partita potrebbe definirsi in una frase: chi ha segnato un rigore e chi no. Ma ciò sarebbe troppo semplicistico. È doveroso sottolineare che se una squadra meritava miglior sorte essa era il Milan. Intendiamoci l’Inter non ha rubato alcunché.”
Dopo un primo tempo con il Milan che coglie un montante con Cucchiaroni, si decide tutto nei secondi 45′. Al 9′ Benito “Veleno” Lorenzi toccato in area da Zannier stramazza a terra come investito da un tir. Il grande Concetto Lo Bello casca e fischia il rigore. Vanne le proteste di “Pepe” Schiaffino e tutto il Milan. Sul dischetto si presenta il difensore Vincenzi che con freddezza trafigge Soldan. Nerazzurri in vantaggio.
Passano 10′ e Lo Bello compensa i rossoneri fischiando un rigore per fallo di Bernardin su Schiaffino. E la palla del pareggio ma il Tito Cucchiaroni mette a lato. Alla fine rissa compresa vince l’Inter. Ma dietro allo sbaglio dell’attaccante sudamericano c’è un perché. Eccolo!
Nel parapiglia che segue il fischio per il rigore nessuno vide il buon Benito sistemarsi il pallone sul dischetto mettendo un mezzo limone che stava succhiano sotto. Solo a fine gara Bicicli racconta lo scherzo al povero Cucchiaroni e scoppia la rissa.