Bastava un acquisto di grido da parte della dirigenza nerazzurra e già il popolo interista sogna. Ma fra sogni e realtà c’è di mezzo un campionato da giocare
Il mercato nerazzurro era cominciato male, anzi malissimo, con i no di Dybala e quella a sorpresa dopo sei mesi di corteggiamento di Yaya Tourè che doveva essere la pietra miliare del progetto “manciniano”.
Erano giorni di scornamento per tutto il popolo interista con critiche feroci alla dirigenza con titoloni e prime pagine che parlavano di finanze oscure, di un Thohir senza soldi ecc ecc…
Poi c’era l’altra sponda che con l’arrivo di denaro fresco da Mr. Bee e lo sbandieramento dell’acquisto di un certo Jackson Martinez incrementava la rabbia di tutto l’ambiente.
Ma è bastato un weekend a Montecarlo per cambiare tutto l’umore – alle 15:30 di sabato 13 giugno l’Inter dava la notizia dell’acquisto di Geoffrey Kondogbia nastro nascente del centrocampo francese, concorrenza sbaragliata e che concorrenza quella dei cugini che erano sicuri dell’acquisto e in un batter d’occhio perdono il francese e il tanto sicuro acquisto colombiano. Come a dire dalle stelle alle stalle e viceversa.
Acquisto importante con cifre importanti che andava a far compagnia a già sicuri Murillo e Miranda. E come succede sempre attorno alla pianeta Inter si scatenavano i tanti moralisti (alcuni anche di fede interista) che si sdegnavano per la somma spesa per un calciatore di soli 22 anni. Come buffo il calcio se non spendi sei al verde, se spendi sei uno spendaccione senza morale.
Ma a parte i risvolti tecnici, il messaggio che voleva dare la dirigenza nerazzurra era soltanto una – NOI CI SIAMO ECCOME…
Già il progetto manciniano si sta prendendo corpo e sembra che non è finita qui la spesa perché in fila ci sono l’acquisti di Imbula e Montoya per poi tuffarsi sulla ciliegina da mettere sopra la torta che possa essere uno fra Salah (difficile), Jovetic (possibile) o Pedro (probabile).
Ma si sa che il mercato non è fatto solo di entrate ma anche di uscite e qui Ausilio deve fare i salti mortali perché già ci sono stati dei rifiuti ma sicuramente un accordo si troverà, e un tesoretto da mettere in casa ci sarà.
L’importante adesso è che dal 5 luglio si lavora e si lavora bene, perché adesso il materiale c’è ma come sempre sarà il campo a essere giudice…