Il mio editoriale sull’inaspettato tonfo casalingo del Catania contro la Sicula Leonzio dell’ex Pino Rigoli
La cosiddetta “serata storta” può capitare, soprattutto dopo aver inanellato sei vittorie consecutive, ma il modo in cui è arrivata la sconfitta impone delle urgenti riflessioni. L’entusiasmo alle stelle palpabile dopo il successo a Siracusa, non ha destato qualche allarmismo durante la settimana che conduceva al match contro i bianconeri. Un rischio divenuto concreto così come già accaduto in situazioni passate (Catania-Melfi 0-2) che interrompe un cammino sin qui superlativo della truppa guidata da Lucarelli.
Al cospetto dei ragazzi di Rigoli il Catania è offline. I rossazzurri non scendono mai in campo e la squadra appare troppo brutta per essere vera. Un incidente di percorso può certamente capitare, ma adesso bisogna dimostrare di essere realmente la squadra forte di cui si parla. Lucarelli dovrà ricaricare questi ragazzi e ricreare gli stimoli giusti per affrontare la difficile trasferta di Reggio Calabria.
Preoccupa la situazione attuale dei due attaccanti Curiale e Ripa con soli due goal collettivi. Un bottino avaro per chi dovrebbe trascinare la propria squadra a suon di goal verso la leadership del girone. Novembre sarà il mese delle risposte, altrimenti già a gennaio occorrerà rimettere le mani sul portafogli per rivedere l’assetto offensivo della squadra.
Reggio Calabria, Bisceglie in casa e Pagani. Tre sfide che la possono dire lunga su quanto questa squadra sia realmente attrezzata, soprattutto mentalmente, per tenere testa ad un Lecce che, dopo l’arrivo di Liverani, sembra avere una marcia in più.
Fonte immagine: CalcioCatania.Com