El Pipita, la sera della rivincita contro la Lazio, croce e delizia del numero nove partenopeo. Preda preferita con nove goal fatti e quel maledetto penalty calciato in curva
Questa sera al San Paolo il Napoli targato Sarri cerca la prima vittoria in campionato contro i biancocelesti della Lazio in una partita carica di aspettative ed emozioni contrastanti che si alternano tra la felicita e lo sconforto. Lo score statistico vede un Napoli che in campionato sinora ha stentato per gioco e risultati, risultati che non stupiscono i conoscitori delle squadre “Sarriane”, che stentano sempre ad inizio stagione, vedi Empoli della passata stagione.
Ma questa partita ha un sapore particolare per El Pipita argentino, indiscusso protagonista ed uomo più atteso del match. L’argentino vuole riscattarsi dopo l’errore dal dischetto che costò l’eliminazione dalla zona Champions dello scorso anno. Errore che creò non pochi problemi all’umore del campione, che risentì tantissimo delle polemiche che cadevano a fiocchi, ed addirittura si arrivò a dubitare del talento indiscusso di un ragazzo, che in campo suda sempre la maglia e che parla poco, ma s’impegna dando sempre il cuore.
In fondo basta ricordare che il ciclone Higuain si è abbattuto sulla Lazio non poche volte. Il cecchino fraco-argentino ha sempre mirato l’aquilotto, colpendolo ben nove volte. Quando incontra i bianco-celesti sembra che stia giocando contro un perfido nemico e non c’è verso di fermarlo, come se ci fosse un contro aperto. Forse solo casualità o una grande capacita di sfruttare gli errori concessi da difensori che piombano in un stato di terrore psicologico scatenato dalla presenza della punta napoletana in campo. Questa è un’occasione per aprire la stagione di caccia, ed El Pipita questo lo sa benissimo. Forza Higuain, questo Napoli è tuo.