Entusiamo e tanta corsa. La Reggina vuole imitare la Leonzio per fermare il Catania


La Reggina ha caratteristiche simili alla Leonzio, che ha appena fermato il Catania. I rossazzurri proveranno a far leva sulla maggiore esperienza.

Il Catania va a Reggio Calabria

Dopo l’inopinata sconfitta interna subita dalla Leonzio dell’ex Pino Rigoli, il Catania cerca il riscatto nella trasferta di Reggio Calabria. Sicuramente non una gara agevole per la formazione di Cristiano Lucarelli. La Reggina è una squadra giovane, con caratteristiche simili alla Sicula Leonzio. Inoltre, la compagine allenata da Maurizi vive un buon momento di forma ed è reduce dall’ottimo pareggio ottenuto in casa della vice capolista, in coabitazione con il Catania, Monopoli. Ma vediamo, nel dettaglio, come sta la squadra amaranto alla vigilia della sfida di sabato.

Come arriva la Reggina al match col Catania

Dopo le due pesanti sconfitte subite per mano di Cosenza e Trapani, De Francesco e compagni hanno ricominciato a correre centrando i tre punti con l’Andria e pareggiando in casa del Monopoli. Grazie a questo mini ciclo i calabresi occupano adesso il nono posto in classifica. Al Granillo gli amaranto hanno sin qui collezionato due vittorie, altrettanti pareggi e una sconfitta (nel derby con il Cosenza appunto). La squadra aveva subito un calo di rendimento pagando le assenze di Tulissi e Bianchimano, due giocatori importanti nello scacchiere di mister Maurizi.

Le polemiche della Giornata Amaranto

A turbare l’ambiente reggino ci hanno pensato le polemiche scaturite dalla decisione della società di indire la “Giornata amaranto” proprio in occasione della gara con il Catania. E c’è sempre la questione dello sciopero dei tifosi, durante i primi tempi delle partite, in segno di protesta per le continue diffide subite. Piccole nubi insomma, che potrebbero scalfire l’umore dei padroni di casa favorendo la squadra etnea.

Lo stato di forma degli uomini di Maurizi

Per quanto concerne lo stato di forma dei suoi uomini, Maurizi non deve far fronte a problemi particolari. La rosa è quasi tutta a disposizione del tecnico, ad eccezione di Sciamanna e dell’ex Garufi, che difficilmente saranno recuperati. Tra i calciatori più in forma vanno segnalati il giovane Tulissi (classe 1997) e l’esterno mancino Porcino, giocatore in grado di spingere e servire palloni invitanti per le punte. Ed è proprio sulle fasce che potrebbe decidersi la gara: qualora il Catania riuscisse a imbrigliare la Reggina sugli esterni, potrebbe creare diversi problemi ai padroni di casa.

Altri punti di forza dei calabresi sono il capitano De Francesco, uno dei migliori centrocampisti della categoria che pare interessare alcune società di serie superiore, e il giovanissimo portiere (non ha ancora compiuto venti anni) Tommaso Cucchietti, abilissimo tra i pali ma che difetta di precisione quando deve giocare il pallone con i piedi. Non va dimenticato l’esperto centrocampista Adriano Mezavilla, che conta una breve esperienza in rossazzurro (arrivato nel gennaio 2015, collezionò appena sei presenze).

L’esperienza del Catania

Il Catania avrà certamente dalla sua la maggiore esperienza. Dovesse sbloccare il risultato, la formazione di Lucarelli avrebbe buone possibilità di assicurarsi i tre punti. Dovrà però pagare pegno alla maggiore freschezza dei ragazzi di Maurizi. La Reggina è tra le squadre più giovani del girone C, e il Catania ha già dimostrato di patire le squadre che corrono tanto. La gara di sabato con la Leonzio ne è un esempio.

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