“Un passo falso ci può stare. Il Catania ha la forza per riprendersi e vincere il campionato”
Diciannove presenze ed una rete con la maglia amaranto; venti presenze e cinque goal ai piedi dell’Etna. Antonio Criniti entra di diritto nella storia passata di Reggina e Catania, le due antagoniste che sabato sera giocheranno l’undicesima giornata del campionato di Serie C Girone C. L’ex trequartista ha risposto alle nostre domande in merito alla sfida del “Granillo”.
Reggina e Catania, due nobili decadute che vivono un periodo non esaltante della loro storia in Serie C. Che ne pensa di questa situazione poco felice di queste due società storiche?
“Sicuramente non è la categoria adatta a queste due città e la storia lo può confermare. Sono stato bene in tutte e due le piazze. Ero amato e rispettato. Sono calabrese, ma mi sento siciliano perché ho giocato sia nel Palermo che nel Catania, anche se mi sono trovato meglio a Catania. Vivono due situazioni paradossali. La Reggina ha vissuto il fallimento, mentre il Catania ha vissuto due anni di calvario per via delle vicende note. Stanno cercando di risalire la china in una categoria non semplice. Vedo il Catania favorito per la vittoria del campionato e la Reggina che può salvarsi tranquillamente”.
La sconfitta di sabato sera brucia ancora per il Catania. Un campo caldo ed ostico come il Granillo può essere uno stimolo per la squadra di Lucarelli per ritornare al successo?
“Secondo una logica, dopo tante vittorie un passo falso ci può stare. Non mi allarmerei più di tanto. Quando giocavo io con la Reggina il “Granillo” era una bolgia. Oggi ci sono meno presenze, ma resta un ambiente molto caloroso. Tuttavia il Catania è superiore ai calabresi sia tecnicamente che a livello psicologico. Sono dell’idea che il Catania non si faccia abbindolare dal fattore campo e secondo me ha qualche chance in più per vincere”.
Da fantasista e numero dieci le chiedo un giudizio su Francesco Lodi. Come giudica il suo avvio di campionato e quanta importanza può avere il suo estro per il Catania?
“Lodi è un giocatore sopra le righe per questa categoria. Lui è un giocatore diverso rispetto a me. Io ero più un trequartista votato all’attacco, mentre lui è più un regista. E’ un lusso per il Catania. Sono sicuro che con le sue giocate contribuirà a riportare la squadra in Serie B”.
Lei è stato un giocatore molto amato a Catania. Che ricordi ha di quella esperienza e qual è il goal al quale è più legato?
“A Catania ne ho fatti pochi goal perché sono arrivato un pò tardi. Il mio ruolo era quello di assist-man per le reti di Ambrosi. Ricordo i due rigori alla quartultima e terzultima giornata con Benevento e Nocerina in casa. In quest’ultimo caso, se noi non vincevamo eravamo fuori dai playoff. La mia realizzazione è stato il timbro per accedere agli spareggi promozione”.
Fonte immagine: StadioSport.it