Oggi per le interviste di Magazine Pragma abbiamo raggiunto il centrocampista del Campobasso ex Juve Stabia, Ciro Danucci che ci dara’ rivivere un bellissimo e dolcissimo salto nel passato:
Il tuo ricordo di Castellammare di Stabia?
” Sono stato bene,un ricordo bellissimo. Sono stati due anni positivi per me e per la squadra, forse gli anni piu’ belli della storia calcistica della Juve Stabia.Una piazza importante , una citta’ stupenda.”
Sui tifosi delle vespe?
” Ti fanno sentire un giocatore importante. Gente passionale, gente pacifica che si fanno sentire sempre e solo per le cose positive. Sono veramente fantastici, realmente il 12 esimo uomo in campo.Meritano di tornare presto nella categoria che meritano.”
A distanza di anni…te lo aspettavi di vincere ?
” In quella stagione partimmo male, ma eravamo una squadra forte, consapevoli della nostra forza, un giusto mix di giovani e grandi campioni. Un grande gruppo molto ordinato in ogni reparto. Alla fine abbiamo meritato.”
Su Piero Braglia…?
” Lui riesce a tirare da ogni calciatore il 200%. E’ uno dei piu’ bravi per la serie c, ed uno dei piu’ esperti insieme ad Auteri. Un valore aggiunto.”
In quella Juve Stabia hai giocato con tanti campioni e futuri campioni…
” Si, Corona ad esempio, poi Sau, Falcinelli, Pavoletti e Zaza, avevo un rapporto bello con tutti e sono contento che siano diventati calciatori importantissimi.”
Adesso Ciro Danucci al Campobasso, come ti trovi?
” Bene, anche se abbiamo pareggiato qualche partita di troppo vogliamo vincere il campionato, abbiamo un grande progetto. La Citta’ lo merita.”
Campobasso, direttore Turi….
” Si, una bravissima persona, ho un bellissimo rapporto con lui, una persona che vuole vincere e vuole fare bene.”
Sulla Juve Stabia di adesso?
” Conosco bene Fabio Caserta, le vespe faranno bene, poi ora e’ tornato il Romeo Menti, fattore da non sottovalutare.”
Quando verrai a Castellammare di Stabia?
” Spero di tornare presto, ci ho lasciato una parte importante di cuore ma voglio tornare allo stadio per salutare tanti amici.”
Si ringrazia Ciro Danucci per il tempo concesso per questa intervista