Esclusiva: Di Michele, Lecce un grande amore, Gattuso merita la panchina
David Di Michele parla della sua carriera e degli anni a Lecce al programma radio ” Parliamo di Serie C-Magazine Pragma.”
Ti aspettavi Gattuso Allenatore?
“Abbiamo giocato insieme a Salerno, era un Leader,grande carisma, grande motivatore,
merita la panchina del Milan.”
West Ham, che significa giocare in Premier League a Boleyn Ground?
” Non e’ un campionato facile, ci stavano grandi campioni,
una tifoseria molto bella e calda, sembrava di stare a casa,
uno stadio magico, un peccato che non esiste piu’. Lo Stadio
nuovo mi sembra freddo.”
La tua esperienza a Lecce, e’ stata magica come quella in Inghilterra?
” In Inghilterra si vive come una religione, a Lecce e’ stata una avventura
meravigliosa, forse quando sono arrivato, qualcuno non credeva in me. Lecce
e’ una seconda casa, penso di aver fatto bene, la gente mi vuole bene e sono felice
di aver lasciato un buon ricordo. Sono tornato da avversario e la gente mi ha applaudito,
posso ringraziare solo la piazza.”
Lotta in Lega Pro girone C, tutto aperto?
“Il Catania e’ stata fermato dalla Juve Stabia, Il Lecce oramai e’ favorita, hanno un
vantaggio importante, ma non possono sbagliare piu’ niente. La vittoria a Reggio Calabria
e’ stata fondamentale.”
La Reggina ridotta a lottare per la salvezza in Lega Pro?
” Non mi aspettavo una Reggina ridotta a lottare per la salvezza, avevano un vantaggio importante,
troppi via vai dei giocatori. Mi dispiace per la piazza, i tifosi meritano di tornare nelle categorie
superiori.”
Torromino che rescinde?
” Un gesto imporante, un gesto d’amore verso la societa’ e tifosi.Un segno di grande maturita’”
Il tuo goal piu’ bello in carriera?
“Goal piu’ bello al Milan in rovesciata con la maglia della Reggina, ma anche quello al Parma quando giocavo con
il Lecce non e’ stato male sempre in rovesciata.Ho fatto sempre goal difficili.”
Il giocatore piu’ forte che hai avuto come avversario e come compagno di squadra?
“Avversario, Thiago Silva era veramente forte, Martin Jørgensen, un giocatore che avuto una bella carriera, aveva numeri pazzeschi.”