Dopo lo scempio combinato quest’estate Barkley sembra essersi finalmente deciso a trasferirsi al Chelsea, consentendo all’Everton di incassare circa 17 milioni di euro.
CARO BARKLEY, NON E’ STATO UN PIACERE
Barkley è un prodotto del florido settore giovanile dell’Everton. Nel 2010, quando sembrava tutto pronto per il suo esordio in prima squadra, subì un grave infortunio alla gamba che lo tenne fuori per circa un anno. I Toffees lo aspettarono, ed il 20 agosto 2011, contro il QPR, riuscì finalmente a fare l’esordio tra i grandi, e nonostante la sconfitta per 1-0 venne nominato Man Of The Match.
Dopo 18 presenze venne poi mandato a farsi le ossa in Championship, dove con lo Sheffield Wednesday e con il Leeds collezionò complessivamente 17 presenze e 4 reti, con le esperienze che furono segnate dai numerosi infortuni.
Al suo rientro alla base, nell’estate del 2013, non ritrovò Moyes, bensì Roberto Martinez, che gli diede fiducia sin dai primi allenamenti e concluse così la sua prima vera stagione da giocatore dell’Everton con 38 apparizioni e 7 gol, con la squadra che raggiunse la qualificazione all’Europa League grazie al 5° posto in classifica. In quella stagione i tifosi lo cullarono come loro gioiello, un po’ come ai tempi del primo Rooney, ma negli anni a venire il suo comportamento, in campo ed anche fuori (soprattutto in sede di mercato) cambiò, ed il clima intorno a lui si è andato irrigidendo, e non poco.
Nelle ultime 4 stagioni si contano 123 presenze e 20 reti, contando anche la stagione in corso in cui non è mai sceso in campo per un problema sconosciuto (…).
IL CAPOLAVORO ESTIVO
Quest’estate è arrivato il suo “capolavoro” con il rifiuto al Chelsea durante le visite mediche nell’ultimo giorno di mercato, e secondo voci circolate in seguito la motivazione sarebbe stata la seguente: non avrebbe voluto cominciare un percorso con una nuova squadra avendo un infortunio da curare…
All’Everton sarebbero spettati circa 30 milioni di euro, e per un giocatore in scadenza a giugno 2018 sarebbero stati oro. Adesso invece i Toffees ne incasseranno soltanto 17 (sempre se tutto filerà liscio) e vista la situazione, possono ritenersi fortunati non perdendolo a zero a giugno.
Ovviamente, a 24 anni, ha ancora molto da dimostrare e le qualità di certo non gli mancano, ma siamo certi che dalle parti del Goodison Park non sentiranno la sua mancanza.
Good luck Ross.