Correva la stagione 1998/1999 ed all’ombra del Goodison Park arrivò dall’Italia un giovane ribelle: Marco Materazzi.
Era il caldo luglio 1998 quando il 25enne Materazzi sbarcò a Liverpool, acquistato dal Perugia militante all’epoca in Serie B per circa 3 milioni di euro. Lo aveva voluto a tutti i costi il manager Walter Smith, arrivato proprio quella stagione dai Rangers per sostituire il mito Howard Kendall.
Le aspettative nei confronti del giovane difensore italiano erano molte, poiché la scuola italiana dei difensori era considerata una delle migliori ed uno con il suo fisico poteva dire la sua anche in un campionato come la Premier League. L’esperienza di Marco Materazzi all’Everton cominciò piuttosto bene, con buone prestazioni e con il posto da titolare nella difesa al fianco del cavallo di ritorno David Unsworth, attuale allenatore dell’U23 dei Toffees, e di Michael Ball. In una delle prime partite, il 23 settembre 1998 in League Cup, regalò la vittoria ed il passaggio del secondo turno con il gol decisivo del 2-1 al 42° minuto di gioco, dopo il vantaggio dell’Huddersfield segnato da Stewart al 1° ed il pareggio di Dacourt al 29°. Al 70° poi Materazzi si fece espellere per una doppia ammonizione a causa di un paio di entrate con troppa foga.
Le prestazioni della squadra però sono tutt’altro che convincenti ed in 2 mesi, da dicembre a febbraio, non arriva neanche una vittoria e nel calderone delle critiche finisce anche Materazzi, considerato ancora acerbo e troppo impulsivo per giocare in Premier League. Il 17 febbraio l’Everton torna alla vittoria, contro il Middlesbrough, con un sonoro 5-0, in cui vanno a segno, Barmby (doppietta), Dacourt, Unsworth e guarda caso lo stesso Marco Materazzi, al suo primo gol in campionato, con un bel calcio di punizione battuto rasoterra sul palo del portiere, a dimostrazione della sensibilità del suo piede sinistro. Quello fu il suo 2° ed ultimo gol in Inghilterra.
La stagione dell’Everton alla fine fu tutt’altro che positiva, con il 14° posto in campionato, l’uscita al sesto turno della FA Cup ed al quarto turno della League Cup. Materazzi saltò le ultime 5 partite di campionato a causa di un infortunio rimediato contro il Coventry City, così alla fine dell’annata le sue presenze complessive furono 33, condite da 2 gol e da ben 4 espulsioni, troppe per un giocatore che dovrebbe sfondare nel grande calcio.
A luglio 1999 così Materazzi venne rimandato a Perugia: la pressione di un grande campionato come la Premier League era troppo a quei tempi per quel ragazzone italiano. Col passare degli anni però il carattere di Materazzi divenne uno dei suoi punti di forza ed a 27 anni esordì con la nazionale italiana con la quale vinse poi da protagonista il Mondiale del 2006 in Germania, mentre con la maglia dell’Inter, che lo acquistò nell’estate del 2001, vinse tutti i trofei che c’erano da vincere, diventando una delle bandiere del club: 5 Scudetti, 5 Coppe Italia, 3 Supercoppe, 1 Champions League ed 1 Mondiale per Club.
La sua carriera si è conclusa in India, nel Chennaiyin, dove dopo un breve periodo da allenatore/giocatore nel 2014, ne è diventato il manager, il primo a portare la squadra nell’anno successivo alla vittoria del campionato indiano.
A ripensare ai giorni in Inghilterra, Walter Smith forse ci aveva visto bene…
