Dopo Everton vs Watford 3-2 ecco le pagelle, con tutti i voti dei Toffees.
PICKFORD: 4.5 – Tutt’altro che perfetto in questa partita. Rischia nel primo tempo con un’uscita quantomeno avventata, ma Richarlison lo grazia. Poi subisce gol ad inizio ripresa dallo stesso brasiliano ed anche in quell’occasione ha qualche responsabilità. Nel finale rischia di rovinare tutto con il rigore del possibile 3-3, ma Cleverley per sua fortuna lo calcia fuori.
KENNY: 5.5 – Spinge molto, ma così facendo lascia spazio agli avversari sulla sua fascia, che tra l’altro è quella maggiormente calpestata da Holebas e Richarlison. Cresce con tutta la squadra nella ripresa.
JAGIELKA: 5 – Non riesce più a stare al passo dei veloci attaccanti avversari, e questo si era già ravvisato quando contro il Leicester era stato mandato in bambola da Vardy, ma la squadra non lo aiuta quanto dovrebbe…
KEANE: 5.5 – Non fa molto meglio di Jagielka, ma il mezzo voto in più è dovuto alle sue condizioni fisiche: scende in campo nonostante fosse fortemente in dubbio perfino la sua presenza in panchina.
BAINES: 7 – Il voto non è solo frutto del gol decisivo. E’ il migliore del reparto arretrato, dove riesce a tenere bene anche grazie all’aiuto di Gueye e di Rooney. Poi si prende la responsabilità di calciare un rigore con la palla che pesava quanto un macigno, ma freddamente la mette in rete e regala la vittoria alla sua squadra.
GUEYE: 5.5 – Nel primo tempo non riesce a trovare la posizione per contrastare gli inserimenti dei centrocampisti avversari, soprattutto con Hughes che lo mette spesso in difficoltà. Quando si passa al centrocampo a 2 torna a giocare come sa.
BANINGIME: 6 – Da lui non ci aspettiamo di certo che comandi il centrocampo, piuttosto dovrebbero essere i più esperti a guidare lui nella sua crescita. Al momento non avviene né l’uno né l’altro. Comunque coraggioso con la palla al piede e posizionato sempre bene davanti la difesa, ma nonostante questo si vede come sia ancora acerbo per la Premier League.
DAVIES: 6 – Inizia giocando quasi alle spalle di Niasse come trequartista ed in quel ruolo fa più confusione che altro, poi nel secondo tempo torna nel suo ruolo di mezzala e la sua prestazione cresce, facendolo diventare uno dei protagonisti della rimonta.
SIGURDSSON: 5 – Si sacrifica molto rientrando in difesa, ma non fa niente per farsi notare. Con la palla tra i piedi è lento ed impacciato, così quando ne è in possesso finisce per rallentare o fermare completamente l’azione offensiva.
NIASSE: 7 – Se siamo fuori dalla zona salvezza il 90% dei ringraziamenti vanno a questo ragazzo, che per la nostra maglia sta dando veramente tutto quello che è nelle sue possibilità. Non ha tecnica, non ha piede, non sa colpire di testa, ma è l’ultimo ad arrendersi, ed a vedere i risultati a noi va bene così.
ROONEY: 6 – Qualche palla buona nei primi 45 minuti la gioca lui, ma è costretto troppe volte a tornare in difesa per poi ripartire, così esce stremato proprio quando la squadra prende in mano il gioco e si spinge con tutte le sue forze in avanti.
LOOKMAN: 6.5 – Dà freschezza e vivacità all’attacco, anche se perde qualche palla di troppo. Serve a Niasse la palla dell’1-2 e negli spazi nel finale diventa un fattore importante.
CALVERT-LEWIN: 6.5 – Finalmente ritorna al gol, con un bel colpo di testa sugli sviluppi di un corner. Poi si mette al centro dell’attacco per fare da sponda per gli inserimenti dei suoi compagni.
LENNON: 6.5 – Alla fine è lui l’uomo decisivo, che si conquista il rigore nel finale e poi una volta in vantaggio tiene alta la squadra pressando tutti i giocatori avversari in possesso palla. E’ questo lo spirito giusto con cui entrare in campo.
UNSWORTH: 7.5 – Mezzo voto in più perché quest’uomo ce la sta mettendo tutta per tirarci fuori da questo momento nero e lo si è visto anche nella liberazione finale. Da quando è arrivato ha subito dato fiducia a due giovani come Kenny (lui già nel giro della prima squadra anche con Koeman) e Baningime, con quest’ultimo spesso titolare poiché Unsworth ha capito che è in quel ruolo che pecca la rosa, nel ruolo di regista, anche se abbiamo notato che neanche il giovane Baningime è un regista classico, ma è comunque un segnale che si sa cosa si sta facendo e non si va per tentativi. Poi fa i 3 cambi che capovolgono la partita, con la freschezza di Lookman e Lennon e la prestanza fisica di Calvert-Lewin, che aprono gli spazi per la rimonta che i tifosi ricorderanno anche come sua.