Festa di Liberazione: al Meazza si torna a vincere!


Coincidenza o no la vittoria sulla Roma ha forse liberato l’Inter da un peso che si trascinava dall’inzio della stagione: battere una big.

È stata una vera Liberazione vedere un Inter messa collettivamente bene, con una comunione d’intenti anche da chi entrava dalla panchina, battere una Roma anche se certamente non in salute.

È stato bello vedere dei giocatori finalmente all’altezza della loro fama dare il loro contribuito. Bello vedere un Vidic governare la difesa, che -gol a parte- s’è disimpegnata sempre bene, chiudendo ogni varco, un Juan Jesus finalmente sicuro sulla fascia e non più dannoso, un D’Ambrosio generoso pur con tutti i suoi limiti e un Guarin finalmente disciplinato, intento a dar equilibrio alla squadra. È stato bello vedere il diciannovenne Gnoukouri giocare come un veterano davanti alla difesa, mai in affanno con la palla ai piedi. Ma soprattutto è stato bello vedere lui, “il Profeta” Hernanes, sprigionare tutta la sua classe fatta di dribbling, aperture e gol. Il resto era semplice amministrazione da Handanovic al generoso Palacio, passando per Icardi, che fa innervosire i tifosi per certi suoi egoismi da attaccante o scelte di gioco sbagliate ma nel momento decisivo la sua zampata la mette sempre. E questo lo rende un punto fisso dell’Inter che verrà.

Spendo due parole su Kovacic e Ranocchia. Il primo entra ed è subito fischiato da una parte dei tifosi che non perdonano niente a nessuno, ma resta in partita e fa due tackle importanti togliendo le castagne dal fuoco e servendo un assist, serve tempo al ragazzo per maturare caratterialmente, lui deve sentire fiducia e i fischi certamente non aiutano un giovane che non ha ancora 21 anni. Ranocchia, è vero, ha fatto due errori, uno davvero grave dal quale è venuto il pareggio di Nainggolan, forse questo è dovuto al suo limite caratteriale ma per il resto ha fatto reparto con Vidic, concedendo niente per un’ ora agli avversari.

Ma questa vittoria è stata la sua vittoria, la vittoria di Roberto Mancini. Potete pensarla diversamente dal sottoscritto, ma per come sta gestendo la squadra, questa è la sua vittoria. È vero, ha sbagliato qualcosa in termini di approccio o di pretese sopravalutando certi suoi uomini, ma è innegabile che abbia intrapreso una strada ambiziosa: quella di rendere l’Inter di nuovo competitiva e farla tornare grande nell’ approccio delle partite, mai timida e paurosa davanti all’ avversario di turno e gli innesti di tre giocatori offensivi nel finale di partita ne sono la testimonianza.

Contro la Roma, l’Inter è stata autoritaria ed anche se la squadra ha certi limiti il Mancio lo sta nascondendo esaltando le qualità dei suoi uomini, non fissando i problemi faccendo la scaricabarile. Sicuramente è l’uomo in più di questa Inter che finalmente vede la luce di un progetto. Sicuramente l’anno prossimo l’Inter può sorprendere tutti anche perché Erick Thohir sembra che stia decidendo di rompere gli indugi e allestire una squadra pari al suo blasone, a prescindere dalla multa che verrà inflitta dalla UEFA proprio il 5 maggio.

Ma chissà se non ci sorprenda già in questo finale di stagione….

Nella foto principale “Roberto Mancini” di http://www.postproduktie.nl. Con licenza CC BY 2.5 tramite Wikimedia Commons.

 

 

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