Focus Rende – Difesa bunker e tanta corsa, le armi dei biancorossi


Il Rende ha la migliore difesa interna del girone ma il penultimo attacco. Trocini proverà a fermare il Catania, privo di Lodi e Russotto, puntando sulla corsa e la determinazione dei suo uomini.

Trentasette anni fa l’unico precedente in Calabria

Risale a trentasette anni fa l’ultimo e unico precedente tra Rende e Catania allo stadio Marco Lorenzon. Era il 2 marzo 1980 e la gara, valida per la ventiduesima giornata del campionato di serie C1, si concluse con il punteggio di 0-0. A fine stagione entrambe le squadre riuscirono a centrare i rispettivi obiettivi. Il Rende si salvò con relativa facilità, il Catania ottenne la promozione in serie B.

Rende con la miglior difesa interna e il penultimo attacco

Il Rende occupa la quinta posizione in classifica, a pari merito con la Virtus Francavilla, con 25 punti conquistati. È tra le mura amiche che gli uomini di Bruno Trocini riescono a ottenere i migliori risultati. Su otto gare disputate al Lorenzon, i biancorossi ne hanno vinte cinque e pareggiata una. In casa i calabresi fanno leva su una difesa ermetica, la migliore del girone con appena tre reti subite. Complessivamente, la retroguardia guidata dal portiere Francesco Forte è la quarta del campionato con un passivo di 15 gol, alle spalle di quelle di Catania e Trapani (12), e Monopoli (13). Di contro il Rende ha il penultimo attacco del torneo con soli 13 gol realizzati e in casa ha segnato solamente sette volte in otto partite.

Tanta corsa e pochi assi per mister Trocini

La combattività e la compattezza del gruppo sono le armi migliori della compagine rennitana. Trocini ha plasmato una squadra che correndo tanto riesce a sopperire alle non eccelse qualità tecniche. Pochi sono gli uomini di spicco a disposizione del tecnico calabrese. Il giocatore più rappresentativo è il messinese Giovanni Ricciardo, ex Sicula Leonzio e Siracusa e con un passaggio fugace al Catania, che lo girò in prestito al Milazzo subito dopo averlo acquistato. L’attaccante è rientrato da poche settimane dopo uno stop che lo ha tenuto fuori per due mesi. Da tenere d’occhio anche il centrocampista Laaribi, tra i più dotati tecnicamente, e Rossini, autore di tre gol di cui due su palle inattive. E a proposito di situazioni sulle palle da fermo, il Catania dovrà prestare attenzione anche ai difensori Pambianchi e Porcaro, che spesso si spingono in avanti per sfruttare le loro capacità acrobatiche.

Il Rende in partenza si schiera quasi sempre con il modulo 3-5-2, ma è una formazione capace di variare assetto a gara in corso. Molto importante è il contributo in fase di spinta dei due esterni di centrocampo Godano, ex Primavera del Crotone, e Blaze. I biancorossi sono una squadra molto forte fisicamente, e se il Catania vorrà avere la meglio dovrà puntare sul palleggio e sul pressing alto. Una partita basata sulla fisicità e sulla corsa potrebbe invece favorire la squadra calabrese. Le assenze di Lodi e Russotto priveranno i rossazzurri di due elementi dal notevole tasso tecnico e potrebbero pesare sull’economia della gara.

Tutti disponibili in vista del Catania

Per l’impegno contro la formazione guidata da Cristiano Lucarelli il Rende dovrebbe presentarsi con tutti gli effettivi a disposizione. Non ci sono squalificati né infortunati, a meno di eventuali contrattempi dell’ultima ora.

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