Cherubin e Macarone: due uomini che hanno segnato il destino delle loro rispettive squadre.
Il primo viene espulso e l’Atalanta deve arrendersi al Chievo Verona. Il secondo apre e chiude la sfida del Castellani nella netta vittoria del suo Empoli sul Carpi.
Tutta la partita ha ruotato attorno all’episodio occorso al 65’, quando l’arbitro Pasqua sventola il rosso sotto il naso di Cherubin, reo di aver colpito con una testata il clivense Paloschi in area; si fischia pure il rigore in favore del Chievo. Sul dischetto va lo stesso Paloschi ma Sportiello ipnotizza l’attaccante clivense respingendo il tiro. Con l’uomo in più il Chievo attacca a testa bassa finchè non arriva il vantaggio di Birsa su assist di Meggiorini. L’Atalanta, anche in inferiorità numerica, tenta di risalire la china finchè non rimane in nove per l’espulsione per doppio giallo di Curtic e la partita finisce lì, con la vittoria del Chievo che sale a 22 punti, due in meno dalla Dea che rimane ferma a 24 in classifica.
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Che viene raggiunta dall’Empoli, a sua volta vincitrice sul modesto Carpi ancora penultima. Dopo 45’ dove i toscani hanno goduto di uno sterile possesso palla, con gli emiliani pericolosi nelle ripartenze, la partita si sblocca ad inizio ripresa con un uno-due firmato ‘Big Mac’ Maccarone e Saponara. Il Carpi accusa il colpo e viene trafitto per la terza volta dal secondo gol di Maccarone.