Formula 1 GP Baku 2018, Vettel sbaglia nel finale: vince Hamilton su Raikkonen e Perez, sfortunato Bottas


Il tedesco prova a scavalcare Valtteri al penultimo giro, dopo una safety car, ma va lungo e rovina le gomme. Il giovane finlandese fora mentre era al comando

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Dalla fuga ai sogni rotti ancora da una safety car. La vittoria della Ferrari sfuma per l’autoscontro delle due Red Bull a undici giri dalla fine. È mancato il meteorite a Baku, poi si è visto di tutto in una gara pazzesca e incerta fino agli ultimi metri. Dalla tempesta di emozioni e detriti emerge Lewis Hamilton per la più imprevedibile delle vittorie con Kimi Raikkonen dietro (messo sotto investigazione ma poi scagionato per un contatto con Esteban Ocon al via in cui il giovane con la Force India è finito a muro) e Sergio Perez a podio (anche lui sotto inchiesta e poi scagionato per un sorpasso in regime di safety car). Seb è solo quarto, perde la leadership del Mondiale, e così fa male.

Fa male perché era stato perfetto per tre quarti della corsa, ma non è bastato. Più che veloce Lewis è stato fortunato: deve ringraziare il pezzettino di carbonio che ha messo k.o. la gomma del compagno Valtteri Bottas a un passo dalla vittoria, l’autoscontro fra Max Verstappen e Daniel Ricciardo che ha fatto entrare la seconda safety car dando vita a un altro Gran Premio a 11 giri dalla fine.

L’imperdonabile errore di Romain Grosjean, che si è girato dietro alla macchina con le sirene, prolungandone la permanenza in pista. E la stecca di Vettel che ha sbagliato l’attacco su Bottas nel tentativo estremo di riprendersi una corsa dopo aver subìto il sorpasso ai box. Ma l’episodio chiave è il disastro Red Bull: dopo una serie di duelli ruvidi, sul rettilineo l’australiano tampona l’olandese che si difende con le famigerate manovre a zig zag. Il botto è tremendo, l’aria nel box blu si taglia con il coltello per una corrida iniziata al semaforo verde, fra sportellate e sorpassi da brivido, e conclusa nel peggiore dei modi con un doppio zero.

Dopo la Cina è un’altra giornata amara per la Ferrari soprattutto perché a livello di prestazioni non c’era stata partita. Vettel era scappato al via, aveva imposto il suo ritmo ed era imprendibile per le Mercedes. Quando ha spinto Hamilton è andato lungo pagando con un ritardo di 5” e così Bottas l’ha passato. A quel punto il finlandese ha giocato d’azzardo puro, ritardando il pit stop (40 giri con le supersoft) sperando nell’arrivo di una seconda safety car dopo la prima, intervenuta subito dopo il via l’incidente che ha coinvolto Sirotkin, Perez, Hulkenberg e Alonso (out il russo della Williams).

La macchina con i lampeggianti è arrivata provvidenziale a salvarlo (ma non dalla foratura), Vettel per difendersi, ha copiato la strategia del rivale e montato le ultrasoft per gli ultimi giri tentando di tornare primo alla ripartenza.E ci stava quasi riuscendo. Un finale allucinante in cui Raikkonen (sesto) finisce dietro Hamilton.

 


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