Grazie Rhino, adesso tocca ad Allardyce


<em>Dopo oltre un mese l’Everton ha trovato il suo nuovo allenatore: si tratta di BigSam Allardyce, un nome che ai tifosi ha fatto storcere un po’ il naso.

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GRAZIE RHINO

Nell’ultimo mese e poco più a guidare l’Everton dalla panchina è stato David Unsworth, “rubato” dalla prima squadra all’U21 di cui è allenatore, e proprio nei giorni scorsi è stato nominato miglior manager della Premier League 2 della scorsa stagione, vinta con la Primavera dei Toffees.

Unsworth ce l’ha messa tutta, ha fatto capire quali erano i problemi della squadra, schierando sempre giocatori diversi alla regia, poiché ne mancava uno vero, e provando addirittura un giovane come Baningime, che si è così affacciato per la prima volta al calcio dei grandi. Inoltre, a differenza di Koeman che optava per un modulo molto stretto, ha subito schierato la squadra con una disposizione che prevedeva le ali, vista la sovrabbondanza di queste in rosa. Nonostante ciò i risultati non sono arrivati: 2 vittorie ed 1 pareggio in 8 partite, a dimostrazione che il problema non era solo l’olandese, ma l’atteggiamento passivo generale della squadra (partendo da Jagielka, fino ad arrivare a gente come Schneiderlin e Mirallas), ad eccezione di alcuni giocatori come Rooney e Baines, per citarne un paio.

Proprio il ragazzino con cui Unsworth aveva vissuto le ultime stagioni con la maglia dell’Everton, quel Wayne Rooney che ha fatto sognare i tifosi più di 13 anni fa, tornato alla base quest’estate, gli ha regalato forse la gioia più grande di quest’esperienza, con una tripletta che domenica ha consentito ai Toffees di vincere 4-0 contro il West Ham (l’altro gol di Williams) e di uscire, com’era giusto che fosse stato, da Evertonian vero, con gli applausi di tutto lo stadio prima all’Uomo, poi al tifoso, e poi all’allenatore.

Sapevamo fin dal primo giorno che si sedette su quella panchina che non sarebbe stato lui la soluzione a tutti i mali, e lo sapeva anche lui, ma ha affrontato quest’avventura con grande dedizione e come sempre con spirito Toffee, ed adesso che la società ha trovato il nuovo allenatore lui potrà tornare a fare il suo lavoro, a dir poco proficuo, con l’U21, e chissà che tra qualche anno, con un po’ di esperienza in più, possa passare definitivamente alla guida della prima squadra.

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BIGSAM PENSACI TU

Adesso tocca a Sam Allardyce, che dopo un lungo tira e molla ha trovato l’accordo con l’Everton, con un contratto per questa e per la prossima stagione (il board avrebbe preferito soltanto fino a giugno).
Ecco, prima abbiamo parlato di Unsworth come Uomo, tifoso ed allenatore. Allardyce, dopo i fattacci venuti a galla contro la nazionale, non sarà propriamente l’Uomo che i tifosi volevano, non sarà (anzi, non lo è sicuramente) tifoso come lo è Unsworth, ma è un allenatore di tutto rispetto, che molto difficilmente in carriera ha fallito il suo obiettivo anche subentrando spesso a stagione in corso.

Da allenatore è partito dal Limerick, passando poi per Blackpool, Notts County, Bolton, Newcastle, Blackburn, West Ham, Sunderland, ed infine la burrascosa parentesi di soli 67 giorni con la nazionale Inglese ed il passaggio al Crystal Palace, prendendo il posto di Pardew il 23 dicembre 2016 e portando ad una salvezza insperata le Eagles, abbandonando poi il club a fine stagione.
Adesso dovrà vincere anche questa sfida, e tutti gli appassionati Toffees dovranno mettere da parte la propria ostilità nei confronti del personaggio, pensando al bene della squadra ed ad una stagione difficile da risollevare, ma che con un sergente di ferro come Allardyce potrebbe ancora regalare qualche soddisfazione (non che Koeman fosse da meno, ma la situazione nello spogliatoio era diventata ingestibile).

Il suo gioco non è di certo dei più belli del panorama calcistico, ma esprime esattamente ciò che serve alla squadra in questo momento: concretezza.
La rosa non ha un regista? Bene, allora non si può pensare di poter partire sempre palla a terra dalla difesa facendo girare palla, come si era provato a fare ad inizio stagione (non è detto che a gennaio non ne arrivi uno e l’esperimento venga rimesso in piedi), ma bisogna pensare prima alla difesa, per poi sfruttare al massimo la velocità in contropiede e la tecnica di giocatori offensivi come Rooney, Sigurdsson, in leggera crescita nelle ultime settimane, e Klaassen (oggetto misterioso finora).
Allardyce non è un’esteta del bel calcio, quindi questa sarà sicuramente la prima soluzione che metterà in pratica, stravolgendo le tattiche iniziali previste da Koeman, che non hanno dato i frutti sperati in questi mesi.

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Uno dei punti dolenti dell’arrivo di Allardyce è stato il dover mettere sotto contratto anche Sammy Lee, come suo collaboratore. Per chi non lo sapesse, Lee ha militato per 10 anni con la maglia del Liverpool vincendo ogni trofeo possibile e diventando uno dei maggiori artefici di quella squadra. Poi è anche tornato a vestire il Reds nei panni di vice allenatore. Forse la società poteva evitare questa scelta, ma non sappiamo se sia stato anche questo uno dei punti di discussione con Allardyce…
Nota positiva invece è il prosieguo della carriera in Blu di Duncan Ferguson, che dopo alcune voci che volevano lontano dal Royal Blu con l’arrivo di BigSam, ha deciso di restare e collaborare con il nuovo allenatore.

Insomma, benvenuto BigSam e, fin quando vestirai la nostra maglia, ti tiferò come ho sempre fatto per chiunque l’abbia indossata, come penso faccia ogni tifoso.

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