Se Hibbo segna, noi facciamo un pandemonio! La carriera di Tony Hibbert riassunta in un gol


Everton-AEK Atene, testimonial match di Tony Hibbert: un’amichevole qualsiasi direte voi…invece no!

Era una calda sera d’agosto del 2012 ed io come sempre mi apprestavo a vedere un’amichevole della pre-season del mio amato Everton (è vero, forse sono malato di calcio). Era il testimonial match di Tony Hibbert, che si giocava proprio tra i Toffees ed i greci dell’AEK Atene. La partita terminò 4-1 per gli uomini di casa, ma non fu di certo il risultato a creare tutta quell’euforia intorno a quel match. Quella, fu la prima, e finora unica volta, in cui Tony Hibbert mandò la palla in fondo alla rete avversaria. Ora, voi lettori vi starete chiedendo, e chi sarebbe questo Hibbert? Bè, cercherò di raccontarvi la sua storia in poche righe, per poi tornare a quella partita, LA PARTITA.

Hibbert è nato a Liverpool il 20 Febbraio 1981 ed ha una passione smisurata per i Toffees già da piccolissimo. E’ così che nel 1991 comincia tutta la trafila delle giovanili con la maglia dell’Everton addosso. Il giovane Tony non aveva un gran piede, non era elegante, non aveva una gran visione di gioco e non aveva una tecnica di base sopraffina, quindi, come avrà fatto ad arrivare a giocare a questi livelli così alti? Semplice, la voglia di lottare per la propria maglia, uscire dal campo sporco di fango e pieno di fasciature, proprio come un guerriero, perché per lui il calcio era questo: uno sport per soli duri.
Stagione 2000/2001, in panchina siede lo scozzese Walter Smith, che in un Everton-West Ham, decide di mandare in campo quel grintoso ragazzo, che di ruolo fa il centrocampista, ed all’occorrenza il terzino destro, delle giovanili, che in allenamento non aveva paura di nessuno, dall’orco Gravesen, a Gascoigne, fino a Duncan Ferguson: rispetto sì, ma paura mai. Fu così che ebbe inizio la carriera di Hibbert con quella casacca color blu addosso, che non ha mai abbandonato. 328 partite e, udite udite, 0 gol ufficiali in una carriera, a dire il vero molto sfortunata anche a causa dei numerosi infortuni.

Torniamo a quel 18 agosto 2012 di cui parlavamo sopra. La dirigenza dell’Everton aveva organizzato questa amichevole dedicata proprio ad Hibbert, per ringraziarlo della sua fedeltà e del suo attaccamento alla maglia. La partita inizia splendidamente per i Toffees con Naismith che trova il vantaggio dopo 1 solo minuto. Al 10′ pareggia i conti Fountas per la squadra greca, ma ancora Naismith, con altri due gol (16′ e 32′) riporta i padroni di casa in vantaggio.
Finisce il primo tempo e le telecamere si soffermano ad inquadrare gli spalti del Goodison Park: da tutte le parti ci sono persone con la maglia del buon Tony striscioni proprio a lui dedicati, alcuni anche molto ironici, tra cui spiccano i seguenti: “Tony Hibbert will score when he want (Hibbert segnerà quando lui vuole)” ed “Hibbo scores, we riot (Hibbert segna, noi facciamo un casino )”. Ecco, quest’ultimo fu preso proprio alla lettera, perché accade quello che nessuno si aspettava e che tutti avrebbero voluto.

 

 

 

Inizia la seconda frazione di gara, 54′ minuto di gioco, punizione dai 25 metri concessa dall’arbitro in favore dei Toffees. I tifosi esortano David Moyes (allora l’allenatore dell’Everton) a farla tirare alla star di giornata. Moyes accetta: la punizione la batte lui, Tony Hibbert, uno che il piede fatato proprio non ce l’ha.
Cala il silenzio all’interno di Goodison Park, parte la rincorsa dell’acclamato numero 2, tiro che passa sotto la barriera e GOL…quello che è accaduto dopo il gol, bè non so come spiegarvelo, soltanto le immagini possono raccontare cosa accadde in quegli istanti:

Migliaia di persone invadono un campo da calcio per festeggiare un gol in un’amichevole, chi lo avrebbe mai detto? E se non ci fosse stato il buon vecchio Distin a proteggerlo dagli abbracci (forse un po’ troppo affettuosi), lo avrebbero portato con loro sulla curva del Goodison Park.
Questo è Tony Hibbert per l’Everton e per i suoi tifosi: con un gol, si può riassumere la sua carriera, fatta di sudore e fatica che, a quanto pare, non è di passata inosservata ai tifosi dei Blu di Liverpool. Quel ragazzo di Liverpool sta disputando ora quella che forse è la sua ultima stagione da calciatore con la maglia dei Toffees, ma sicuramente il Kenwright gli troverà un nuovo ruoo, che non gli implichi di sgroppare sulla fascia di un campo da calcio.

Questo il tabellino di quella partita:
Everton (4-3-1-2): Howard (Mucha 45′); Hibbert (C), Distin, Heitinga (Duffy 76′), Baines (Barkley 60′); Fellaini (Gueye 45′), Gibson (Neville 21′), Pienaar (Anichebe 81′); Osman (Rodwell 81′); Naismith (Coleman 45′), Jelavic (Vellios 73).

AEK Atene (4-4-2): Konstantopoulos; Kontoes (Vlachos 73′), Fernandez, Sialmas (Kourelas 58′), Stavros; Rikka (Kotsaridis 73′), Pavlis (Stamatis 40′), Tsamourlidis (Grontis 40′), Arkoudas; Lagos (Matentzidis, 88′), Fountas (Papadimitriou 43′).

MARCATORI: 1′, 16′, 32′ Naismith (E); 10′ Fountas (AEK); 53′ Hibbert (E).

 

Immagine principale tratta dal profilo Facebook ufficiale dell’Everton.

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