Il derby Milan-Inter termina senza reti, ai punti leggermente meglio i nerazzurri, clamorosi gli errori di Icardi.
Meglio l’Inter in avvio e alla fine del primo tempo, Milan bene a metà tempo. Rossoneri bravi soprattutto a difendere ed a chiudere le linee di passaggio ai nerazzurri, costringendoli ad azzardare spesso la giocata. Rafinha (impreciso) e Brozovic così così. Sono gli uomini di Gattuso che vanno più vicini al goal con un colpo di testa di Bonucci, ma Handanovic compie un vero e proprio miracolo. Dall’altra parte Icardi il goal lo avrebbe anche fatto, ma il V.A.R. lo annulla giustamente per fuorigioco, il piede del capitano interista è oltre il piede di Bonucci.
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Si riprende a giocare sotto gli occhi di 77.512 spettatori, dato che dovrebbe far riflettere chi (Fassone) ha voluto far credere che sarebbe stato meglio giocare il derby in un giorno festivo. Probabilmente l’amministratore delegato avrebbe voluto giocare in un’altra data per evitare di affrontare Juventus ed Inter a distanza di pochi giorni.
Nella ripresa si assiste ad un copione simile a quello dei primi 45 minuti. Il Milan è più pericoloso sulle ripartenze piuttosto che su azioni manovrate; queste ultime si contano sulle dita di una mano. Rafinha cresce alla distanza, Brozovic fa cambi di gioco molto precisi nel tentativo di stanare la difesa milanista. Col passare dei minuti i rossoneri si stancano, abbassando il loro pressing. Icardi si mangia due goal clamorosi per uno come lui, gravissimo l’errore nel primo caso. Il 9 argentino sbaglia la conclusione a porta vuota dopo un ottimo passaggio di Candreva. Cutrone segna in rovesciata ma Di Bello annulla per offside. Al 93’ sempre Icardi arriva in ritardo su un ottimo cross non riuscendo per pochissimo a centrare il bersaglio. Milan-Inter finisce senza reti.
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L’Inter a tratti ha dominato la partita. Gagliardini spesso si è trovato ad essere l’uomo sbagliato al posto giusto: sul fondo ha sbagliato scelta in fase di cross e dal limite dell’area ha appoggiato quando poteva anche concludere. In fase di possesso la squadra di Spalletti difende a 3, Joao Cancelo sale sulla linea dei centrocampisti e Candreva si accentra. Perisic double face, bene in fase difensiva, meno in attacco. I nerazzurri sono riusciti a limitare bene Suso e Calhanoglu. Miranda sontuoso, per un pomeriggio è tornato quello ammirato con la maglia dell’Atletico Madrid. Non ha inciso Eder dal suo ingresso in campo. I nerazzurri meritavano di vincere, come ammesso anche dal tecnico dei rossoneri, Gennaro Gattuso.
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E’ un pareggio agrodolce per l’Inter che guadagna punti sulle romane ed estromette quasi sicuramente il Milan dalla lotta Champions, ma con un minimo di precisione in più i nerazzurri potevano ritrovarsi al terzo posto. Ecco perché c’è rammarico. Ingiusto criticare Icardi, uno che a 25 anni ha fatto più di 100 goal in serie A e che è vice-capocannoniere con 24 reti in 26 presenze. Gli uomini di Spalletti restano al quarto posto, 1 punto sotto la Roma e 2 sopra la Lazio. In chiave qualificazione alla prossima Champions League, tutto resta nelle mani dei nerazzurri. Il Milan vede ridursi al lumicino le speranze di riaggrappare il gruppetto che si sta giocando l’accesso alla massima competizione europea, che ora dista 8 lunghezze.