Chi non si accontenta guardi il Barcellona! Così si è espresso Felipe Melo nel post gara col Verona.
Anche se non bella da vedere, l’Inter manciniana continua a vincere ed eguaglia il record della grande Inter di Helenio Herrera: 5 su 5
MILANO – Ognuno ha il suo punto di vista. È vero, questa Inter non è il prototipo di squadra spettacolare, ma intanto continua a vincere e adesso sono 5 su 5 i successi per la squadra di Mancini.
E mentre le altre stentano, la Juventus in testa, che ieri è inciampata in casa contro il fanalino di coda Frosinone in una sorta di remake del match già giocato in Serie B, la Roma che perde a Genova sponda blucerchiata, il Napoli delle 10 reti in una settimana che non segna in casa della neo-promossa Carpi, il bel Torino che perde in casa del Chievo e con le sole Fiorentina e Milan tra le così detti big che hanno vinto, la squadra di Mancini continua per la sua strada fatta di vittorie per 1-0, che sta diventando un vero e proprio marchio di fabbrica.
E già si registrano distacchi importanti tra i nerazzurri e le altre pretendenti al titolo o a un posto in Europa (Juve a -10, Napoli a -9, Roma a -7, Milan e Lazio a -6, Torino e Sampdoria a -5, Fiorentina a -3 ) con gli scontri diretti alle porte.
Indubbiamente non si può parlare già di fuga per lo Scudetto, ma partire bene dà fiducia e consapevolezza a tutto l’ambiente anche in vista del trittico di partite – Fiorentina – Sampdoria – Juventus – che attendono i nerazzurri e che potranno dire molto sulla consistenza della squadra di Thohir.
Se c’era bisogno di ulteriori conferme, la partita di ieri ha detto che questa Inter è solida, paziente, consapevole della sua forza e concentrata fino alla fine. Cose che fino alla scorsa stagione erano pure utopia per questa squadra. L’innesto di gente forte come Miranda, Melo, Jovetic e via dicendo ha elevato il livello di questa squadra. In più c’è da aggiungere gente come Medel, che con le sue prestazioni è diventato il beniamino del popolo interista, la trasformazione di Icardi in un giocatore a tutto campo e in generale la compattezza di tutto il gruppo in sintonia con il suo allenatore. Questo inizio sprint, quindi, non è affatto un caso.
Si vede un’Inter diversa dal recente passato, un’Inter che sa soffrire e pazientare alla ricerca del risultato. La fortuna, che in altre circostanze è venuta fuori (vedi ieri la traversa piena del Verona), aiuta gli audaci. Per finire una menzione alla mentalità, quella mentalità che per 7 lunghi mesi l’allenatore ha cercato vanamente di cambiare l’anno scorso. Finalmente sembra che dopo tante delusioni e qualche brutta figura in pre-campionato, il lavaggio del cervello tanto auspicato da tutta l’Inter stia portando i suoi frutti.
Queste vittorie sicuramente aiutano a far crescere giocatori come Peresic e Kondogbia, ancora in fase di studio su come adattarsi al calcio italiano. Allora sì che il Mancio potrà finalmente realizzare il tanto sognato modulo 4-2-3-1. Ieri l’allenatore nerazzurro ha cominciato con il 4-3-3, prima di ricredersi a passare al 4-3-1-2 che ha fruttato la vittoria.
Infine, notazione d’obbligo per Filipe Melo, ormai diventato il comandate della nave manciniana. Molti al suo arrivo in nerazzurro hanno storto il naso per il suo passato, ma, dopo le sue prime esibizioni in maglia neroazzurra, stiamo apprezzando il Filipe Melo aggressivo, gladiatorio, grintoso e non il criminale che molti hanno tentato di dipingere. Ieri il comandante Filipe Melo ha fatto zittire tutte le malelingue con una prestazione da vero leader, che ha fruttato all’Inter i 3 punti. Si vede che lui sente la maglia addosso e sta sputando sangue e sudore per onorarla.
Intanto godiamoci questo primato, consapevoli che col passar delle giornate la squadra non può che migliorare per continuare a farci sognare.
Chi non si accontenta guardi il Barcellona, ma siamo sicuri che i tifosi dell’Inter sono veramente felici per lo streitoso ed insperato inizio di campionato.