Gennaio e il calciomercato è alle spalle, adesso è l’ora che l’Inter e Mancini cambino rotta
MILANO – Gennaio è stato un mese terribile per i colori del cielo e della notte. Dal primo posto al quarto con il fiato della Roma e adesso anche del Milan sul collo. È giunto il momento che l’Inter e Mancini cambino rotta, altrimenti tutto il bene ch’è stato fatto da agosto fino alla sconfitta con la Lazio sarebbe tutto inutile, con la possibilità di un’altra stagione fallimentare.
Tentare a spiegare questo metamorfosi è difficile, o forse è semplice se andiamo a leggere la stagione nerazzurra partendo dal calciomercato estivo, dove le richieste di Roberto Mancini sono state esaudite quasi in tutto, poi alla lunga gli stessi giocatori tanti voluti dal tecnico non hanno reso secondo le aspettative (Kondogbia, Jovetic, Melo, Perisic), a questo si aggiunge l’inadeguatezza nel settore degli esterni e la mancanza di un uomo d’ordine in mezzo al campo, che alla lunga hanno pesato e molto sulla squadra e le scelte di Mancini. Tanto che per ogni domenica il tecnico di Jesi cambiava formazione per sopperire a tutte queste lacune.
Metti poi che la squadra riesce, senza mai essere bella, a inanellare una serie di risultati utili che la portano al primo posto in classifica e a nascondere i difetti e i mugugni di spogliatoi che esplodono alla prima vera crisi, vedasi la sconfitta con la Lazio prima di Natale. Sicuramente, anche se i diretti interessati continuano a smentire, qualcosa di brutto quella notte nello spogliatoi del Meazza è successo. L’insofferenza di chi faceva spola tra panchina e campo, di chi pretendeva una maglia da titolare e forse anche qualche screzio tra compagni in quella nefasta serata è esplosa lasciando stracci che si trascinano fino ad oggi.
Per di più, adesso che la condizione fisica di alcuni interpreti è scesa e di parecchio (chi non ha memoria corta questo è successo pure nello scorso campionato, pure a questi tempi), dove sicuramente c’entra la preparazione fatta al caldo di Doha e la mancanza di un uomo in cabina di regia dove né Medel, né Melo e neanche Brozovic, molto impreciso ultimamente, hanno le qualità necessarie per sopperire a questa mancanza, hanno contribuito a questo gennaio nerissimo.
Come si può uscire da questa situazione? A questo punto deve intervenire la società. Il Grande Zanetti, con Stankovic e Ausilio assieme a Mancini e a tutta la rosa, devono guardarsi negli occhi e per il bene della nostra Inter lasciare da parte tutte le differenze e gli screzi che ci sono stati e ancora ci sono, e tutti insieme tirare in una sola direzione – la conquista di un posto in Champions League – tanto indispensabile per tutto l’ambiente e l’intera stagione. I conti si faranno dopo aver conquistato questo traguardo.
Da buon interista auguro con tutto il cuore che la mia beneamata esca già da domani con il Chievo da questo tunnel, registrando una vittoria per dare morale a tutto l’ambiente, anche se temo che contro i clivensi non sarà semplice perché sicuramente scenderanno in campo con l’intento di chiudere tutti gli spazi e partire in contropiede. Sarà un’altra lunga serata di sofferenza.
AMALA