Inter, parla il tecnico Mancini in conferenza stampa


Cosi Mancini esprime il suo pensiero a poche ore dal derby. Si tenta di recuperare Miranda fino alla fine.

APPIANO GENTILE – In una sala stampa gremita da giornalisti e tv sia nazionali che estere, ecco il pensiero di Mancini sul “Derby della Madonnina”.

Alla domanda sul significato del derby di Milano per uno come lui che di derby ne ha giocati molti (Genova e Roma senza escludere la prima esperienza sulla panchina neroazzurra) mister Mancini ha detto:

È tra i primi derby, anche se le squadre non hanno vinto tanto negli ultimi anni, ci sono stati però sempre giocatori di livello, i migliori al mondo. Dobbiamo riportare il derby a quegli standard, essere tra i migliori al mondo. Dobbiamo fare una buona squadra e portare il derby dove merita di essere. Si somigliano molto i derby: a Genova per anni contava solo per la supremazia cittadina, a Roma anche, poi sono diventate entrambi grandi squadre. Il derby di Milano è sempre stato da alta classifica.

Sugli ultimi arrivati specialmente su Perisic e sulle possibilità di vederli in campo, il “Mancio” ha risposto cosi:

Perisic trequartista? Può giocare ovunque, nasce attaccante. Può giocare da attaccante, da esterno, interno di centrocampo, non ha difficoltà e può ricoprire tutti i ruoli. Siamo convinti che possa essere straordinario per l’Inter, ha iniziato il campionato a metà agosto, è in condizione, i suoi test fisici sono molto alti. È abituato a questo tipo di partite, avendo giocato Wolfsburg-Bayern.

Melo sta bene, pensavo di trovarlo peggio. Aveva giocato una partita e mezzo, non aveva fatto tutta la pre-season. Ha lavorato bene in questi giorni, vedremo se giocherà e se avrà bisogno di essere sostituito, l’ho trovato abbastanza bene.

Telles è giovane, questo è il terzo anno che gioca con continuità. E’ migliorato al Galatasaray, ha un piede straordinario, ha il passaporto italiano, ha un grande avvenire, somiglia a Maxwell. E’ giovane, non conosce il campionato italiano. Gli servirebbe forse un pò più di esperienza.

Chi dei nuovi giocherà? Abbiamo avuto due giocatori nuovi sette giorni fa, altri due giorni fa. Questo è il problema dei giocatori arrivati alla fine. Non credo, bisogna vedere anche chi giocherà: a parte Telles e Perisic tutti conoscono il calcio italiano.

Un pensiero è andato pure per il suo amico Sinisa Mihajlovic, dal coro contro l’Inter, alle differenze e le similitudini tra loro due, al modo di giocare delle squadre di Sinisa e come si sentirà nel caso uscisse sconfitto. Ecco le parole di Mancini:

Mihajlovic? Allena il Milan perché ha delle qualità, ha dimostrato di avere qualità da bravo allenatore, da leader, non per merito mio. Siamo nemici per qualche ora, mi sembra giusto, il resto è tutto merito suo. Io ho solo avuto la fortuna di averlo come amico e come compagno.

Il coro? Cosa doveva fare? È allenatore del Milan, lo avrebbe fatto anche da allenatore dell’Inter. Ha un passato nerazzurro, ma è un professionista, è un allenatore, è normale, niente di scandaloso.

Differenze e similitudini? Non lo so. In questo momento lui gioca con 4-3-1-2, siamo molto simili. Ma io ho la mia opinione del calcio, Sinisa ha la sua. Non so cosa pensa in questo momento sul sistema di gioco, ma so che conosce bene il calcio, ora il Milan gioca con quel sistema ma può cambiare, ha tanti buoni giocatori.

Il Milan? Non so se il Milan è più armonico, dipende dalle annate. Sono squadre che stanno crescendo, a breve arriveranno al top dove meritano. Loro ottima squadra, in attacco straordinari, bravi, veloci. Non gioca solo in contropiede, ha anche Balotelli, Bonaventura, tanti giocatori in grado di cambiare una partita, in grado di giocare a calcio. Nessuno ha da perdere, siamo alla terza. Può perdere e poi vincerne 10, non cambierebbe nulla. Perdere contro Sinisa non domani sera, ma in passato, è sempre meglio perdere contro un amico che almeno è felice, non contro qualcun altro.

Sulla sua Inter e sul derby, il Mister jesino ha risposto così:

Vorrei solo vincere alla fine, siccome è la terza partita e non mi interessa se giocherà bene o male, conta assolutamente questo. Il gioco viene di conseguenza ai risultati. Se fossi un tifoso vorrei questo, credo che i tifosi vogliano questo a prescindere.

Giocare cosi presto il Derby e dopo una sosta? Gli infortuni fanno parte delle partite, siamo stati sfortunati, ma poteva andare anche peggio visto l’infortunio di Miranda, poteva esser fuori anche tutta la stagione. Vedremo domani, fa parte del gioco.

Su alcuni giocatori, Miranda, Medel, Icardi, questo è il pensiero di Mancini:

Medel? Giocare sempre è difficile, ma lui ha tutto: grinta e qualità. Miranda? Valutiamo domattina, più tardi faremo una valutazione più sicura, vedremo se ci sarà la possibilità. Il rischio probabilmente c’è, se valutiamo questo non lo rischieremo. Icardi? Sta bene, venerdì e giovedì ha svolto tutto l’allenamento. Se non succede niente nelle prossime ore, giocherà.

Sulla fascia di capitano, il Mister non ha dubbi:

Sarà affidata ad Icardi.

Domanda stucchevole se un giorno allenerà il Milan, ecco come ha dribblato con stile Roberto Mancini:

Sono tornato sei mesi fa, non oggi. Né il Milan né il Genoa mi vorrebbero, quindi il problema non si pone.

Ultimo pensiero sul significato di una vittoria nel derby:

Vorrà dire avere più entusiasmo, avremo tranquillità, daremo continuità, ma non cambierebbe assolutamente nulla.

Fonte foto: Facebook

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