Il capitano viola è stato intervistato da La Gazzetta Dello Sport.
Intervista Astori: “Serve la partita perfetta”
L’ex difensore della Roma ha parlato davanti ai microfoni del quotidiano sportivo lombardo, dispensando ottimismo in vista del match contro la Juventus. “Non dobbiamo aver paura di affrontare la Juve. Se loro sentono che siamo ‘preoccupati’, addio. Siamo morti. Certo, per conquistare un risultato positivo dovremo giocare la partita perfetta. Si può fare”.
Immancabile anche un giudizio sui tanti fuoriclasse bianconeri. “Gonzalo Higuain è il pericolo numero uno. Il Pipita è spietato. Se gli lasci anche solo trenta centimetri di spazio ti giustizia. I suoi tiri sono delle sentenze. Mandzukic? All’andata fu il croato a rompere gli equilibri con la sua fisicità. Douglas Costa? Dribbling e velocità. Dovremo essere bravi a raddoppiare sui loro terminali offensivi. Khedira mi piace e Pjanic è uno tra i più abili al mondo nel calciare le punizioni. La Juve è una macchina da vittorie”.
Intervista Astori: “Chiesa non deve farsi condizionare”
Successivamente l’ex Cagliari si sofferma su due promesse della squadra toscana. “Un consiglio a Chiesa? Non farsi condizionare da quelli che lo vorrebbero come il salvatore della patria viola. Un messaggio sbagliato. Una responsabilità troppo grande. Tanto più per un ragazzo dotato di grande sensibilità. Federico deve essere solo se stesso”.
Ha poi fatto una previsione anche sul figlio del Cholo Simeone, dicendo: “Finirà il campionato con 10-12 gol e diversi assist. Per un centravanti della sua età sono buoni numeri. Il problema è che nel Genoa giocava in maniera diversa…”.
Intervista Astori: tra Europa League e rifondazione
Appare invece più realista per quanto riguarda i traguardi stagionali della Fiorentina. “Europa League? Niente obiettivi. Per evitare delusioni. Se riuscissimo ad arrivare settimi sarebbe come vincere lo scudetto. Questo è un anno di costruzione”.
Due parole, per chiudere, anche sulla proprietà. “I Della Valle? È stato importante. Molto importante. A Bologna ho parlato da solo con Andrea, gli ho ribadito quello che penso da tempo e cioè che la presenza della proprietà non è un optional, è indispensabile. I miei compagni hanno bisogno di averli al loro fianco e questo senza nulla togliere al presidente operativo Cognigni, a Corvino e a Freitas che sono sempre presenti. Ma la famiglia Della Valle ha un altro impatto sullo spogliatoio. Il rinnovo? L’idea è di continuare questo percorso, la Fiorentina di oggi è scesa di livello rispetto al passato. Ma la società ci ha spiegato che questo passo indietro era necessario per ripartire. Fare il capitano di questa squadra è stimolante”.