Con una rete realizzata con un giocatore (Pavoletti) a terra nella metà campo juventina dopo avere subito il fallo di Benatia non rilevato dall’arbitro Calvarese, i Campioni D’Italia vincono ma non convincono alla Sardegna Arena in una partita rivelatasi molto più complicata del previsto.
Ad aggiungere pepe al dopo partita ci ha pensato (ancora) il Signor Calvarese della sezione di Teramo che, non solo non vedeva il fallo di braccio dello stesso autore della rete juventina Bernardeschi (già ammonito) ma, incaponendosi, non andava nemmeno a vedere il famoso VAR per accertarsi che tale fallo era realmente inesistente. Questo atteggiamentro dell’arbitro è da condannare perchè in caso dubbio così clamoroso DEVE andare almeno a far finta di vedere il monitor visto che in certi casi clamorosi il marchingegno viene utilizzato per confermare le decisioni prese in diretta. Rimangono i dubbi, non solo in questo caso, ma anche in diversi altri dove l’arbitro non si capisce perchè non faccia lo sforzo di rispettare giocatori, spettatori, dirigenti e tutto il mondo del calcio che gli ha messo a disposizione il mezzo tecnologico. Bisognerà cambiare rotta, gli arbitri devono essere meno additabili delle colpe di non aver visto bene e il VAR dovrebbe servire a questo. A differenza di Roma-Cagliari dove l’arbitro aveva visto il monitor a bordo campo e poi convalidato il goal della Roma al 94esimo nonostante l’evidente fallo (forse doppio) di Fazio in occasione della rete-vittoria, a Cagliari con la Juve Calvarese non è andato a confermare di avere visto giusto.
Esecrabile decisione, l’arbitro in realtà, del VAR, non ne avrebbe avuto nemmeno bisogno per dare il rigore al Cagliari, era chiarssimo a occhio nudo, aveva visibilità piena ed invece ha deciso per il calcio d’angolo.
Inspiegabile. I dubbi di essere servi del padrone sono serviti.
Il comportamento antisportivo dei Campioni D’Italia in occasione della rete-vittoria è molto peggio; la squadra della Juventus rimane condannabile per questa condotta che non fa altro che alimentare sempre più l’odio nei suoi confronti e l’accusa di vincere in maniera poco cristallina; anche stavolta i bianconeri sono usciti dal campo sotto il coro dello stadio “LADRI, LADRI”.
Avesse realizzato le due reti che invece si sono schiantate sul palo e in più avesse realizzato la terza con Bernardeschi sarebbe stata tutta un’altra lettura di gara; purtroppo ciò che rimarrà della calda serata cagliaritana, con uno stadio pieno in ogni ordine di posto grazie al popolo juventino-sardo che non ha badato a spese pur di vedere da vicino i propri beniamini, è una rete realizzato con un avversario a terra e un rigore clamoroso non concesso al Cagliari.
Tutto il resto sono solo chiacchiere da salotto o da bar dello sport che vedrà il Napoli lamentarsi di tale concessione arbitrale ai nemici bianconeri dimenticando tuttavia che lo stesso trattamento ebbe a usufruirne a Crotone dove Mertens prese una palla con il braccio ma il rigore ai rossoblu calabresi non venne concesso.
Della serie chi è senza peccato scagli la prima pietra.
” L’episodio su Bernardeschi andava rivisto e nessuno ha detto che era ammonito. Noi ci giochiamo la vita, subiamo due decisioni con Juve e Roma che non accettiamo, potevamo portare a casa un pareggio in entrambi i casi ed è incomprensibile che non si vada a vedere la Var, anche a Crotone quando Mertens fa fallo di mano. È bello che ci siano quattro squadre là in alto, ma qua sotto noi ci giochiamo tutto. Non capisco perché la VAR non dica a Calvarese di andare a rivedere l’episodio. Ho chiesto spiegazioni e non me ne hanno date. Noi siamo bravi, buoni, e gentili ma bisogna esternare le proprie preoccupazioni. Il giudizio sul VAR è buono, ma ci sono episodi clamorosi che a me non vanno giù. È un anno di rodaggio perché non è uno strumento facile da utilizzare, ma noi un punticino lo meritavamo sia con la Roma, sia con la Juventus. Spero che a fine campionato gli episodi così discussi siano equilibrati tra le grandi e le piccole squadre. La mia squadra nel primo tempo è stata anche abbastanza fortunata, noi siamo stati bravi a restare in partita, ma l’arbitro non è andato a guardare, e per giunta dopo il fallo su Pavoletti, con gol col giocatore a terra. “
Tommaso Giulini, Presidente del Cagliari