La partita di calcio del turno infrasettimanale della 23a giornata di campionato fra Lazio e Napoli passa in secondo piano, rispetto allo schifo subito da Koulibaly e del popolo partenopeo.
Il Gesto nobile che rimane nel cuore e nella mente di tutti, a prescindere dalla propria “fede” calcistica, è quello compiuto dal primo arbitro di gara il Signor, con la S maiuscola, Massimiliano Irrati di Pistoia che al 23′ del secondo tempo sospende momentaneamente la gara per far rispettare le norme etiche sul razzismo e discriminazione territoriale.
Gli insulti erano partiti dai pseudotifosi laziali già da diversi minuti, ma a un certo punto diventano numerosi e molto chiari al punto da far prendere la “Giusta ed Encomiabile decisione” da parte degli organi federali di sospendere momentaneamente la partita. L’arbitro comunica allo speaker dello stadio Olimpico di avvertire i tifosi di smettere immediatamente i cori diffamatori e razzisti nei confronti di giocatori di colore e dei tifosi napoletani e di ricordargli le sanzioni sportive che potrebbero essere inflitte alla S.S. Lazio, intimando loro, che il perpetuare di questi atteggiamenti potrebbe far sospendere in modo irreversibile la gara.
Koulibaly difensore del Napoli sensibilmente scosso durante la gara, compie un gesto bellissimo. A fine gara regala la sua maglia a un bambino che era allo stadio. Stamane, a Castelvolturno il “Gigante” di colore è stato accolto da uno striscione che recitatava “Onore al tuo colore K2 Koulibaly, vero lottatore“.
Ecco il post di Koulibaly sulla propria fanpage di Facebook:
Una vittoria importante! Però stasera voglio ringraziare tutti per i messaggi di solidarietà che mi sono arrivati….
Pubblicato da Kalidou Koulibaly su Mercoledì 3 febbraio 2016