La gara di Crotone vista da Massimo Rastelli
Abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex allenatore del Cagliari (2015-20127) Massimo Rastelli nella giornata di ieri per un’analisi tecnico-tattica sulla gara che ha visto l’esordio di Leonardo Semplici alla guida degli isolani.
Ricordiamo agli smemorati che l’uomo di Torre del Greco è l’unico allenatore in 100 anni di vita della Società isolana che ha vinto il Campionato di Serie B, era la stagione 2015-2016.
Buongiorno Mister, come l’è sembrato l’approccio alla gara?
Dal punto di vista prettamente tattico, di partita, di rendimento generale è cambiato ben poco dalla gara precedente, squadra compatta che cercava di non prendere gol per cercare in ripartenza di colpire.
Il Crotone ha fatto la partita sino allo 0-1 e i calabresi meritavano qualcosa in più.
Quando poi capita il cambio di allenatore succede sempre che tutte le negatività che si sono accumulate con l’altro allenatore per un motivo o per un altro si azzerano.
Ritorna un pò di entusiasmo e positività e quindi anche l’episodio va dalla tua parte.
Esattamente quello che è successo domenica, gli sfortunati episodi che hanno tolto dei punti in classifica, vedi Atalanta, Sassuolo e Torino dove l’episodio è andato a sfavore del Cagliari domenica col Crotone è andato tutto per il verso giusto.
Bastava dare fiducia a Pavoletti e crossare in area di rigore?
Quello succede quando un allenatore nuovo arriva privo di ogni pregiudizio.
Cerca di mettere qualche giocatore comunque importante che col predecessore aveva giocato un pò meno nella speranza che qualche palla giusta arrivasse e Leonardo in area di rigore lo sappiamo è micidiale.
Mercoledì alle 20.45 alla Sardegna Arena arriva il Bologna di Mihajlović, con Lykogiannis squalificato per la fascia sinistra l’ideale sostituto è Asamoah?
Sarebbe perfetto, dipende dalla condizione.
Domenica ha fatto gli ultimi 15 minuti con ordine e senza sbavature e quindi ci sta, anche per dargli anche minutaggio l’allenatore possa decidere di farlo partire dall’inizio e poi vedere la sua tenuta.
Se dovesse venir meno sotto l’aspetto del fiato o della condizione ci sono sempre Tripaldelli o lo stesso Zappa, le alternative per la fascia sinistra ci sono.
Parliamo di Nainggolan, sbaglia palle semplici, i tiri non arrivano nemmeno allo specchio, cosa gli è successo?
Sta cercando di tornare alla miglior condizione, è stato quasi nove mesi, da luglio a gennaio, è stato fermo.
Lo vedi che vorrebbe “fare”, ma non ha lucidità, non ha forza nelle gambe.
Domenica ha recuperato bene due-tre palle, se fosse stato in condizione sarebbe arrivato anche al tiro ma ha perso il contrasto e il controllo, ha poca lucidità dovuta esclusivamente allo stato di forma.
Naingollan secondo lei andrebbe meglio davanti alla difesa o in prossimità degli attaccanti?
Per me è un giocatore che si esprime al meglio giocando dietro le punte, un pò da mezzala.
Gli cui piace trovare lo spazio, può diventare play ma ci devi lavorare tanto e soprattutto devi avere la sua massima disponibilità perché se non c’è non incide.
E’ talmente bravo e intelligente che può giocare dappertutto, da play.
Domenica dalla formazione sembrava che dovesse giocare davanti alla difesa e invece è stato interno di centrocampo.
Lui alla Roma giocava con un 4-3-2-1 dietro a Edin Džeko, era perfetto.
La giocata la vede prima e in fase di rifinitura è fantastico, poi quando ha spazio ha un gran tiro dalla distanza.
Abbassando il baricentro di trenta metri è un altro ruolo, un altro modo di interpretare il gioco.
Per 3-5-2 con cui gioca il Cagliari è meglio Pavoletti o Simeone davanti?
Se adotti una tattica attendista e vuoi ripartire in contropiede Simeone per caratteristiche è l’ideale perché attacca meglio gli spazi.
In una tattica dove la squadra riesce a stare più nella metà campo offensiva e a mettere un pò più in la gli avversari, quindi a creare situazioni dove metti tanti cross da un esterno all’altro, in questo Pavoletti è devastante.
Il calcio è bello perché vale tutto e il contrario di tutto, in una partita come quella di Crotone è bastato un cross per far vincere al Cagliari la partita.
Ci deve essere la convinzione di farcela e tanta positività