La perfezione! Poker all’Udinese e Dall’Ara in festa. Le Pagelle di Bologna-Udinese.


Il Bologna si impone sull’Udinese per 4-0, mai in dubbio la superiorità dei rossoblu che passano subito in vantaggio con Destro, raddoppia Taider, ancora Destro e chiude le danze Verdi. Spiccano su tutti Taider, Verdi, Donsah e Mbaye.

 

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Mirante 6,5: quasi mai chiamato in causa si sporca i guantoni solo su un colpo di testa di Zapata parando in modo plastico;

Torosidis 6+: partenza non perfetta anche a causa dell’infortunio che ha condizionato la prestazione fino alla sostituzione;

Gastaldello 6+: finalmente segnali di ripresa dal capitano che si spinge addirittura oltre la metà campo;

Maietta 6,5: prende Duvan Zapata e se lo mette in tasca, conservandolo lì per tutta la partita;

Mbaye 7: prestazione di solidità e sicurezza assoluta. Tenerlo in panchina ora è un delitto;

Krafth 6+: entra in un momento in cui l’Udinese aveva già fatto i conti con l’idea della sconfitta. A volte i bianconeri sfondano dalla sua parte ma “Thor” li contiene piuttosto bene;

Oikonomou NG: troppo poco il tempo a sua disposizione ma il fatto che Donadoni gli abbia dato qualche minuto sulle gambe può essere visto come un segno di fiducia;

Taider 7+: il miglior Taider visto nel suo secondo capitolo dell’avventura bolognese. Quantità e qualità nel recupero palloni e nel giro-palla, ciliegina sulla torta il goal alla centesima presenza in rossoblu;

 

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Viviani 6+: qualche lacuna nella prima parte di gara ma quando le squadre si allungano e aumentano gli spazi i suoi lanci sono una delizia;

Donsah 7: partita fantastica del ghanese. Dimostra che quando è in forma è devastante e perciò non può stare in panchina. Molti in settimana si domandavano se fosse un giocatore da svendere o addirittura alcuni se fosse uno “trest”, beh la risposta c’è stata.

Verdi 7,5: il miglior Verdi del post-infortunio, dona assist ai compagni e corona la prestazione con un goal;

Destro 7+: quanto conta la fiducia in sé… Fischio d’inizio e subito goal, poi comincia a correre dietro agli avversari per recuperare il pallone e a volte sembra anche saltare in tempo nei palloni alti, oggi quasi perfetto;

 

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Krejčì 7: se per Destro oggi si è vista l’importanza della fiducia in sé stessi, nel caso del ceco oggi ha fatto la differenza l’avere un terzino sinistro puro alle spalle. Quando non deve contribuire troppo nella fase difensiva (come richiesto quando Masina è in campo) è un giocatore totalmente diverso, la lucidità in area avversaria cresce esponenzialmente;

Petkovic NG: tocca pochi palloni per avere una valutazione.

 

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