Buon primo tempo generale della squadra di Donadoni,che nella ripresa cala alla distanza sotto i colpi di uno scatenato Douglas Costa, De Maio spaesato e sfortunato
Mirante 5,5 – Partenza buona: smanaccia su Higuain, blocca in due tempi la frustata di Alex Sandro. Dopo il fuoco amico di De Maio, ferma il Pipita con un’uscita bassa felina. Pesa l’uscita a vuoto sul bis di Khedira.
Krafth 5,5 – Ha le spalle coperte dalla folta retroguardia rossoblu, anche se spesso e volentieri non esibisce la giusta reattività per rimpallare gli affondi bianconeri. Poco prima dell’uscita dal campo si divora un’occasione clamorosa, complice il gran guizzo di Buffon. (Dal 60′ Torosidis 5,5 – In affanno contro Douglas Costa).
Romagnoli 5,5 – Regala un pallone d’oro a Dybala, che spreca. Un’incomprensione con De Maio lancia Higuain, disinnescato da Mirante. Chiude però in crescendo: tenuta mentale solida e un paio di buoni anticipi.
De Maio 4,5 – Il primo tempo scivola via con inattesa serenità. Nel secondo tempo il tracollo: regala il pari alla Juventus con una rocambolesca autorete, qualche minuto più tardi sbaglia un appoggio elementare per Romagnoli, dando il via ad una ripartenza potenzialmente letale dei bianconeri.
Mbaye 5,5 – Douglas Costa la linea di confine tra una serata incoraggiante e una da dimenticare. Senza il brasiliano è ordinato, ma il suo ingresso lo manda completamente fuori fase.
Poli 5,5 – Complice una tecnica di base non eccelsa, la mette sul fisico e nella prima frazione ha spesso la meglio nei contrasti con gli avversari. L’intensità cala vertiginosamente quando gli avversari cambiano passo.
Crisetig 5,5 – Ha il merito di guadagnare il rigore, sfrecciando davanti a Rugani. Un lampo, in una prestazione complessivamente arrancante: non smista e fatica a schermare, contro un centrocampo obiettivamente superiore.
Nagy 5 – L’ungherese si perde nel traffico e in palleggio non combina nulla. Prova a sopperire con la partecipazione alla copertura corale dei felsinei, anche se sono sporadici i disimpegni utili alla causa.
Keita 4,5 – Confusione totale: non tiene Cuadrado, che lo domina con le sue sterzate. Si lascia sfuggire Khedira sul raddoppio, ma la sua caduta è forse legata allo spintone illegale del tedesco.
Avenatti 5 – La mossa a sorpresa di Donadoni, che rinuncia all’estro di Palacio, aggrappandosi ai muscoli dell’uruguaiano. Lui e Verdi sono però corpi estranei, e il tecnico rossoblu ritorna sui suoi passi poco dopo il secondo schiaffo bianconero. (Dal 66′ Palacio 5,5 – Non incide e rimedia un giallo nel finale).
Verdi 7 – È il leader tecnico del Bologna compatto della prima frazione. Si sgancia sovente per dare respiro alla costruzione dei suoi, trasforma un penalty con freddezza disarmante. Nella ripresa è costretto ad arrendersi ad un dolore che lo mette ko. (Dal 73′ Destro 6 – Cerca la porta con un tiro rasoterra neutralizzato da Buffon).