Le pagelle del Campionato di Serie A 2013-14
In ordine puramente casuale vengono analizzate tutte le squadre che hanno partecipato al Campionato di Serie A 2013-14, dai Campioni d’Italia alle retrocesse, dalle future partecipanti alle coppe europee alle squadre salvatesi in extremis.
Catania 3: Esisteva una volta in Sicilia una squadra capace di fare miracoli. Maran (4) non trova la strada giusta; De Canio (3) riesce a fare peggio. Torna Maran ed alla fine chiude il povero Pellegrino (6). Bergessio (5) un paracarro, Barrientos (4.5) brutta copia degli anni passati. Bene Lodi (6) e Peruzzi (6), una piacevole scoperta. Isola che non c’è
Genoa 5.5: All’inizo con Liverani (2) in sella sembrava destinata alla retrocessione. Poi, arriva Gasperini (6) e salva la barracca, giocando anche un bel calcio. Gilardino (6.5) la solita volpe, Perin (7) si dimostra ragazzo di prospettiva, ma nel finale di stagione il Grifone cala di giri e la magia Gasp finisce. Campionato tranquillo, ma qualche fischio da ” Marassi” è arrivato. Da discutere
Cagliari 6: Solita questione Stadio (voto 0), solito valzer di panchine, ma alla fine il Cagliari resiste. Bene “Nonno Abramov” (6.5), il solito Conti (6.5), bravi tutti gli attacanti (6 pieno al reparto). Domanda: lo stadio? Cellino (6) (sedotto dal fascino di Leeds). Che fine farà il Cagliari. Alta tensione
Atalanta 7: La banda Colantuono (8) assapora per un attimo la zona euro e si regala un campionato divertente e pieno di sorrisi. Denis (7) il solito bomber da salvezza, Bonaventuta(7.5) un gioiello da comprare, Brivio e Baselli (6) le rivelazioni, Consigli (6) la solita sicurezza. Riuscirà la dirigenza a trattenere i suoi gioielli e regalare ai tifosi un Atalanta da salvezza? Applausi per tutti
Udinese 4.5: Una volta, i ragazzi di Guidolin (6) erano ospiti fissi della zona europea. Quest’ anno, complice le cessioni, le “Zebrette” restano incollate nei quartieri bassi della classifica. Di Natale(6.5) non è il solito Totò, complice età ed infortuni, Muriel (4) ingrassa a vista d’occhio, e Nico Lopez (4.5) non è quel gioiello da regalare alla donna amata. I portieri, Željko Brkic (4.5) e Ivan Kelava (4) sono spesso infortunati e disastrosi quando giocano. Ma non è tutto da buttare: Badu(6) fa il suo compito, Basta(6) una conferma, Heurtaux (6.5) il nome caldo del mercato insieme a Pereyra(6.5). Rivelazioni l’esterno Widmer (6.5) ed il portierino Scuffet (7) che a 17 anni gioca con una personalità da grande, grandissimo numero 1. Rimandati a Settembre
Sampdoria 5.5: L’Effetto Delio Rossi (4) finisce subito e per rianimare la Samp arriva la tigre Sinisa Mihajlovic (6), che disegna una squadra bella e cattiva. Gabbiadini (7) è un giocatore offensivo tutto fare, Palombo (7) in difes è l’uomo che non si arrende mai. Poi, a salvezza praticamente conclusa e complici “misteriosi” infortuni i Blucerchiati escono pian piano dal film del campionato e si regalano un finale di stagione poco esaltante. Perchè tutto questo? Mistero della fede
Napoli 7: La piazza è spaccata. Per molti, si doveva puntare al titolo, per altri va bene cosi. La stagione del Napoli va divisa cosi: 6 in campionato, 7 in Champions, 4 in Europa League, 8 in Coppa Italia. Ma mettiamo ordine. Benitez ( 6.5) appassiona e fa discutere, ma alla fine della fiera, anche il santone Mazzarri viene dimenticato e si pappa un titolo che fa sempre numero, morale e bacheca. Reina (7) si dimostra un grande portiere, Raul Abiol (6.5) un uomo niente male, Callejon (8) la sorpresa, Mertens (7.5) la sorpresona, Higuain (7) la conferma. Hamsik (6) (sparisce nel girone di ritorno) è la delusione massima ( partente ?), Insigne (6) con la doppietta in finale salva una stagione deludente. Napoli appassiona, Napoli fa parlare, a me tutto sommato piace, perchè è stata una delle poche a provare a giocare a soccer. Triller
Fiorentina 6.5: Vince il premio come squadra più sfigata del torneo. Gomez (6) si fa male subito, G.Rossi (6.5) stava giocando a livelli da top e si rompe anch’egli. Ecco, giocate un intero girone di ritorno senza i vostri centravanti principi ed il gioco è fatto. Montella (6), però, continua a non convincermi (parere iper personale). Spesso, si è vista una Fiorentina passiva e svogliata. Cuadrado (9) è un giocatore destinato ad altri contesti, mentre B.Valero(7) è l’anima della mediana. Colpe di Montella? No, della società che prima ha venduto Jovetic ed a gennaio si presenta con il paracarro Matri (3). Serve chiarezza, Della Valle(4) non vuole il salto di qualità e senza soldini, Pradè (7) non può certo fare miracoli. Onore ai viola, caduti in Europa League ed in finale di Coppa Italia con l’onore della armi. Muso duro
Livorno 4: Rosa non all’altezza del torneo. Paulinho (6.5) da solo non può fare miracoli. Bardi (5) delude tutti, Mbaye (6) un giovane di belle speranze. Il resto è caos totale. Salvate le notti contro Milan, Napoli ed Inter, è un campionato disastroso. Nicola-Perrotti-Di Carlo-Nicola (4) in sella non riescono a cambiare rotta a questa nave troppo giovane e povera di talento. L’unico sorriso arriva da Emerson ( 6) vecchio difensore all’esordio nella massima serie, che a Cagliari realizza un golasso da centrocampo destinato ad entrare di diritto come uno dei goal più belli del campionato. (Se non il più bello). Piccoli sorrisi amari
Roma 8: Un applauso per la banda Garcia (9), che ha animato il campionato e regalato spettacolo contro ogni previsione. In estate, dopo i saluti di Osvaldo, La Mela e Marquinhos e la scoppola in Coppa Italia, nessuno avrebbe scommesso una moneta sulla Roma protagonista ma … Gervinho(7), Pjanic(9), Totti (10 alla carriera), De Sanctis (8), Destro (7.5), Benatia (10), De Rossi (6.5) sono alcuni dei protagonisti della banda Garcia. Macchina perfetta (o quasi) e dopo tante delusioni arriva finalmente un meritato sorriso. Domanda: il prossimo anno, la piazza vuole lo scudetto, ci riusciranno? Sabatini(10) regalerà al “popolo” una Roma ancora più forte? Applausi per tutti. Pollice su. Imperiali
H.Verona 7: Beh, una neopromossa che sfiora la zona uefa? No, non è il sogno megalomane di un tifoso, ma una realtà meravigliosa. Mandorlini (7.5) scrive un Hellas tosto e con le parate di Rafael (6.5), le sgroppate di Romulo (7), le giocate di Marquinhos (6.5), le magie di Iturbe (7) ed i goal di Luca Toni (8.5) si regalano una stagione degna di quel 1985 ( l’anno dello scudetto). Però, dopo la partenza di Jorginho(7) ( Napoli) riuscirà la dirigenza a mantenere i pezzi del mosaico. Full Metal Hellas
Bologna 2: A gennaio, la squadra viaggiava con una media salvezza e con un Diamanti (8) capace di vincere da solo le partite e di far girare la squadra. Poi, a fine gennaio impazziscono. Vendono Diamanti ai Cinesi ed al suo posto arriva Lazaros Christodoulopoulos (4) che non infiamma. Girone di ritorno assurdo, squadra stanca e svogliata e clamoroso ritorno in Serie B. Chi trova un Diamanti trova un tesoro, chi lo perde becca la retrocessione. Dannati
Sassuolo 6.5: Sassuolo è un piccolo comune di 39.000 abitanti e giocare in serie A è già un risultato pazzesco, figuriamoci la salvezza. La squadra di Eusebio Di Francesco ( 7) parte male, perdono contro tutti e ne beccano 7 dall’Inter. Poi, la squadra si trasforma. Pegolo (7) rileva in porta la coppia Pomini (4) – Rosati (4), e Zaza (7) inizia a girare che è una meraviglia. La notte contro il Milan, la serie A scopre Berardi (8) l’uomo delle triplette. Poi, la squadra cala ed arriva Malesani (0), che ovviamente dopo poche partite viene esonerato. Torna Di Francesco e, nel finale di campionato, si regala una salvezza storica, grazie anche ai goal di Sansone (6), Floro Flores (6) ed all’esperienza di capitan Paolo Cannavaro (6.5). Favola fantastica
Inter 6: La prima notizia clamorosa è che Massimo Moratti (9) non è più il presidente. Al suo posto il simpatico Erik Thohir (6) ( Per ora non ha fatto un h). In panchina arriva dal Napoli Mazzarri (6), che con una rosa non da prima fascia piazza un quinto posto molto dignitoso. L’Inter va a corrente alternata. Handanovic (7.5), nel finale di campionato, diventa un alieno, Rolando(8) la sorpresa, Jonathan (6) esiste, Icardi (7) una scommessa vinta, Palacio (8) la sicurezza. Deludono Belfodil (5), mai nel film dell’Inter e ceduto a gennaio, e Milito (sv), mai in condizione Urge qualità, come quella di Kovacic (6), urgono rinforzi. Ultime notizie: saluto a Javier Zanetti(10), che a 41 anni dice basta con il calcio giocato e, morale della favola, l’Inter torna in Europa dopo un anno di assenza. Timide erezioni
Chievo 5.5: Non si sa come facciano, ma si salvano ogni anno. Corini(6) fa quel che può e, con un tetto salvezza inferiore notevolmente ai 40 punti, i “Giallo-Blu” riescono a salvarsi con una giornata di anticipo. Paloschi (7) , il trascinatore di questa squadra. Miracolati
Lazio 4: Passata un’estate ricca di “sfottò” ai romanisti, la squadra di Petkovic (5) si distrae ed al pronti viene umiliata in casa contro la Juventus nella finale di Supercoppa. Poi, la Lazio non decolla ed, al posto del tecnico serbo, arriva “nonno” Reja (5.5), che prova a portare la Lazio in Europa. Klose (5.5) troppi infortuni, Marchetti (5) sparito!, Candreva(8) è l’unico che prova a giocare a calcio. La tifoseria si infuria ed inizia una protesta contro Lotito (4). La piazza merita di più e la squadra ha bisogno di rinforzi. In attesa del mercato, occhio al giovane Keita(6) vero gioiello della primavera. Game over
Parma 7: Esprime un gioco bellissimo. Donadoni (7) disegna un Parma solido in difesa, grazie alle parate di Mirante (6.5) ed alle chiusure della coppia Lucarelli-Paletta(6.5), e frizzante in avanti. Parolo (7.5) sarà il pezzo da 90 del mercato, Biabiany (7) una certezza, Cassano (7) ritrova sorriso, condizione e grandi prestazioni. Alla fine arriva l’Europa ed è grande festa. Smile
Torino 7: Che stagione! Il Torino parte per salvarsi ed invece si ritrova seduto al tavolo delle grandi. Tempo fa, la Torino granata si esaltava per le giocate di Pulici e Graziani, adesso la “maratona” ha due nuovi idoli: Cerci (8) e Immobile (9.5). La geometria è affidata a Omar El kaddouri (7). che da oggetto misterioso si trasforma in uno dei centrocampisti più forti del torneo. Il direttore di questa impresa è Ventura (8), che riesce a far sognare un popolo mortificato per troppo tempo. Purtroppo per loro, l’Europa svanisce al minuto 90 dell’ultima giornata, quando Cerci calcia su Rosati il rigore che vale una stagione. Dramma sportivo, ma tanti applausi. Made in Heaven
Milan 3: E’ la grande sconfitta del torneo. Senza Europa, senza trofei da alzare. Lo scorso anno, il Milan chiuse terzo e qualcuno pensava che si potesse ripetere oppure migliorare; invece, Allegri (2) perde la bussola e dopo la notte di Sassuolo perde definitivamente il timone di comando. Al suo posto arriva Seedorf (5), che cerca di disegnare un Milan spettacolare in attacco, ma troppo tenero in difesa. Balotelli (6.5) va a corrente alternata, ma non può vincere da solo le partite, Kaka (6) è la bruttissima copia del fenomeno di qualche anno fa, Montolivo (5) un capitano senza carisma e nella difesa disastrosa non si salva quasi nessuno. Serve una rifondazione totale e calciatori di carattere. Berlusconi è avvisato. Povero Diavolo
Juventus 9: Parata doveva essere, parata è stata. Esagerata la “signora” che chiude con il record storico di 102 punti. Fin dalla super coppa (travolta la Lazio), gli uomini di Conte (9.5) fanno capire la superiorità in Italia, spazzando via tutto e tutti. Una distrazione solo in Coppa Italia. In Europa, invece, dopo la Champions disastrosa, la Juve si riscatta parzialmente in Europa League arrivando in semifinale, ma se consideriamo che la finale si giocava a Torino, l’amaro in bocca è tantissimo. Tevez (9) è un fenomeno, Llorente (8.5) una garanzia presa a costo zero, Pogba (8) un vulcano, Pirlo (8) il faro, Vidal (10) il leader massimo di questa Juve, che in campionato detta legge, piazza record su record, demolisce gli avversari e sembra avere ancora fame. Dittatura