<strong>Lecce – Juve Stabia, tu chiamali se vuoi amarcord
L’amarcord: Lorieri in porta al Lecce, un meraviglioso Cefis, il goal di Dell’ Oglio del finale, il titolo del corriere dello sport ” Il Lecce scivola sul Dell’Oglio.” Correva l’Anno 1995 e da allora molte cose sono cambiate. I Pugliesi ritornarono presto in A, le vespe si consolidavano team fortissimo di serie C per poi volare molti anni dopo in cadetteria. Quella del 1995 al Menti resta l’unica vittoria della Juve Stabia contro il Lecce che sta provando a ritornare nel calcio che conta. Una piazza importante quella pugliese che nella massima serie ha sicuramente divertito molti sportivi con il suo gioco andandosi a regalare molte soddisfazioni. Lecce vs Juve Stabia e’ sempre una sfida di cartello tra due formazioni con un passato nobile ed illustre alle spalle
Quando il Lecce ……
(fonte: Wikipedia)
Nel marzo 1980 il Lecce, passato poco tempo prima al presidente Franco Jurlano, è implicato nello scandalo delle scommesse che colpisce il calcio italiano, ma è in grado di dimostrare la sua innocenza e subisce soltanto la squalifica del giocatore Claudio Merlo. Dopo alcune salvezze sofferte nei primi anni ottanta, nel 1983-1984 la squadra di Jurlano si piazza al 4º posto in un torneo segnato dalla tragica scomparsa in un incidente automobilistico dei calciatori giallorossi Michele Lorusso e Ciro Pezzella il 2 dicembre 1983. Lorusso è tuttora il primatista di presenze del Lecce con 418 partite giocate in maglia giallorossa. La stagione 1984-85 è quella della prima promozione in A con Fascetti. A Monza il 16 giugno finisce 1-1 (gol decisivo di Alberto Di Chiara) e a fine gara, il Lecce entra, per la prima volta nella sua storia, in Serie A vincendo il campionato insieme al Pisa con 50 punti in 38 partite.
L’8 settembre 1985 il Lecce esordisce in massima serie pareggiando clamorosamente per 2-2 sul campo dell’Hellas Verona Campione d’Italia. Alla penultima giornata, lo scherzo terribile alla Roma vicina allo scudetto: un 3-2 all’Olimpico (Barbas 2 e Di Chiara) che consegna il tricolore alla Juventus e addolcisce un po’ una retrocessione umiliante quanto inevitabile.Il Lecce di nuovo in B, nella stagione 1986-87, richiama dopo 8 anni Pietro Santin che verrà esonerato lasciando il posto poi a Carlo Mazzone. I giallorossi arrivano agli spareggi; l’8 luglio, c’è lo spareggio finale con i romagnoli di Bolchi che vinceranno per 2-1 sancendo la permanenza in cadetteria del Lecce. Nel campionato 1987-1988, con Mazzone, la squadra lotta per la promozione che arriva il 12 giugno a Messina (1-1 gol di Levanto) chiudendo poi con un’altra vittoria (3-2) sul Parma ed al secondo posto con ben 49 punti. Nella stagione 1988-1989, i giallorossi non solo restano per la prima volta in A ottenendo la salvezza all’ultima giornata, ma raggiungono anche uno storico 9º posto finale (31 punti). Una stagione più tardi i salentini si classificano al 14º posto, mentre nella stagione 1990-1991 vanno incontro ad una nuova retrocessione in Serie B (15º posto) con l’ex juventino Zbigniew Boniek come allenatore e l’ex milanista Pietro Paolo Virdis come stella dell’attacco.