Ogni anno è la stessa storia! Decine di nomi altisonanti accostati alla Lazio, giocatori che farebbero carte false per indossare la maglia biancoceleste, giovani talenti, promesse o semi-sconosciuti ma nessuno riesce davvero a rubare la scena più di lui, il patron dei capitolini, Claudio Lotito
Claudio Lotito, presidente della Lazio, da 11 anni al timone della prima squadra della Capitale (la Lazio è nata 27 anni prima dell’altra squadra romana), in ogni sessione di mercato, sia estivo che invernale, si è sempre contraddistinto per le sue trattative estenuanti il più delle volte fallite per il continuo tira e molla, volto al risparmiare anche su cifre davvero esigue (Yilmaz il caso più clamoroso di qualche anno fa che torna in auge ogni anno).
La sua telenovela riproposta ogni anno, infastidisce non poco i tifosi con i quali il patron non ha mai legato veramente. In effetti, a volte Lotito l’ha fatta davvero grossa. In molti ricordano la scena di qualche anno fa con il ds Tare, che corre nei saloni dell’ATA Hotel, sede del calciomercato, a pochi secondi dalla fine del mercato di riparazione per poi non concludere l’affare a causa dell’ormai famosissimo fax rotto.
Ed anche quest’ anno la Soap “Lotitiana” rischia di ripetersi (magari senza il fax!), in quanto il Presidente persevera nella sua linea di condotta, continuando ad ignorare il fatto che la squadra ha bisogno di rinforzi immediati in vista della Supercoppa Italiana, ma soprattutto del Preliminare di Champions alle porte, appuntamento che per molti vale l’intera stagione della Lazio.
Per competere a livello europeo non bastano i promettenti Hoedt, Patric e Morrison (arrivati tutti a parametro zero), ma bisogna investire su qualche giocatore collaudato e di caratura internazionale che possa dare il giusto apporto qualitativo e di esperienza alla squadra. Ed invece, dall’inizio del mercato (ormai è passato quasi un mese), si continua a parlare dell’arrivo “imminente” (ma evidentemente la parola “imminente” in casa Lazio non vuol dire “molto presto”) di Kishna, 20enne attaccante esterno dell’Ajax e ancor di più del centrocampista Milincovic-Savic del Genk, per il quale è nata una vera e propria diatriba con la Fiorentina, tutto questo senza però concludere nulla.
Una soap opera a tutti gli effetti dove gli effetti speciali non mancano, infatti Don Claudio usa moltissimo fumo, ma come sempre, pochissimo arrosto.
Ieri intanto, in Austria, la squadra è incappata nella 3^ sconfitta consecutiva nell’amichevole contro i cechi del Sigma Olomuc e al di là della forma ancora approssimativa di molti giocatori, si sono registrati ancora molti errori nel reparto difensivo, con Berisha non esente da colpe nel 2° e 3° gol dei cechi (la gara è finita 3-2 con gol di Djordjevic e Keita per i biancocelesti).Durante la gara, inoltre, si è anche fatto male Felipe Anderson, come dire, non c’è mai limite al peggio.
Dunque, per ora di segnali positivi manco a parlarne ed a meno di 2 settimane dal primo impegno ufficiale della stagione 2015/2016 le prospettive per mister Pioli & Co. sono tutt’altro che rosee.