L’immobilismo del mercato nerazzurro. Di Amedeo Ceci.


E’ luglio. E’ il periodo che a livello calcistico probabilmente ci piace di meno. Non ci sono partite, tranne qualche amichevole che obiettivamente non ci dice nulla. Però c’è il mercato, argomento sempre interessante e allora facciamo il punto su quella sarebbe dovuta essere, ma non lo sarà per colpa del FFP, una delle regine specie in Italia.

Stiamo parlando dell’Inter che con l’arrivo di Suning sicuramente potrà divertirsi sul mercato, specie il prossimo anno quando saranno ritrattati gli accordi con l’UEFA e quindi si potrà agire con più libertà. Torniamo al presente, al momento del passaggio di consegne tra Thohir e il gruppo Suning, tutti si sono detti soddisfatti da Thohir, che ricordiamo resterà presidente con poteri di veto su decisioni importanti, ai tifosi passando per Moratti.

Tutti felici e contenti? Bhè forse proprio tutti no. Se analizziamo i fatti, l’Inter ufficialmente ha concluso 4 acquisti di cui 2 già perfezionati da Thohir, ovvero Banega e ed Erkin. Con Suning sono arrivati Ansaldi (4 min) e Llanes classe 97, (1mln) che arriverà soltanto a gennaio. Poco, troppo poco per chi è arrivato come salvatore dell’Inter per farla tornare al vertice, per ora si è parlato solamente di tanti nomi senza arrivare a nulla di concreto.

Prima Candreva, 16 min+ bonus offerti dall’Inter a Lotito il quale ha risposto no grazie e virando sul Napoli che offre 22-23 min+bonus per arrivare alla cifra che chiede il patron della Lazio. In questo caso, condivisibile la scelta di Suning di non andare a spendere 30 mln per un giocatore di quasi 30 anni anche se poi è quello che serve se si vuole vincere subito.

Passiamo a Berardi. Si, No, Si, finito tutto. Queste le fasi, passando per un’uscita infelice di Marotta fino ad arrivare alla fine della clausola che prevedeva un diritto di prevendita alla Juventus, decaduta il primo luglio. Ora tutto sembra fermo e difficile.

Passiamo al capitolo Zenit. Trattativa per la cessione di Murillo, per monetizzare al massimo sempre in chiave FFP. Da questo, si è sviluppato lo scenario di un grande scambio che vedeva coinvolti Murillo e Jovetic nella fila dei nerazzurri e Garay e Witsel nella fila dei russi. Anche qui, saltato tutto.

Tourè, matrimonio che “non s’ha da fare” e la motivazione è la stessa di Candreva, principalmente anagrafica. Gabriel Jesus “O Fenomeno”. L’inter offre 30 mln, ma arriverebbe solo a gennaio, serve qualcuno che dia qualità subito sulla fascia destra perché Biabiany, con rispetto parlando, non fornisce le garanzie giuste.

Notizia delle ultime ore scambio Arsenal-Inter che vede coinvolti Ozil nella fila dei Gunners e Brozovic nella fila dei nerazzurri. Scambio che a Milano sarebbe gradito per riportare un nome di grido nella scala del calcio. Per ora però, sono solo dicerie, nulla di concreto.

Aggiornamento su Joao Mario: si parla, ma anche qui, nulla di concreto come un’offerta messa sul piatto al club portoghese, di 40 mln più Delgado valutato 2,5 non dall’inter per un totale di 42,5 mln per il centrocampista, numero 10 del Portogallo. Lo Sporting resta chiuso dietro la clausola da 60 mln, ma l’impressione è che, nel caso l’offerta verrà presentata ufficialmente con i numeri appena descritti, si possa chiudere anche se tutto sarà rimandato al ritorno dalle vacanze del giocatore, ora in Francia per disputare la finale di EURO 2016 con il suo Portogallo. Ci sarebbe già un’intesa tra Inter e Joao Mario sulla base di 3 mln l’anno più bonus da concordare.

Piccola curiosità: Joao Mario poteva essere dell’inter nel 2012, ma la società non era convinta delle sue qualità e non se la sentì di spendere 2 mln per l’attuale centrocampista dello Sporting che invece ci aveva visto lungo.

Per ora l’unica nota di merito da dare a Suning, a malincuore, è il rifiuto dell’offerta da 47 mln dell’Atetico Madrid per Mauro Icardi, ciò testimonia che l’Inter non deve vendere più per forza, e certamente non venderà il suo capitano

E’ vero che il mercato è appena all’inizio, ma se si vuole nuovamente portare l’Inter a vincere bisogna spendere, subito.

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